(di Matteo Carrozzoni) Prosegue l’attività dei ragazzi del terzo campo internazionale di volontariato di Legambiente che, dopo aver riverniciato l’inferriata della parrocchia di Santa Maria delle Grazie di Piani di Poggio Fidoni che li ospita e dopo aver ripulito il tratto del Cammino di Francesco da piani di Poggio Fidoni a Sant’Elia, hanno restituito alla comunità la palazzina della stazione di Poggio Fidoni che versava in stato di abbandono e degrado da molti anni.
“I locali della stazione erano praticamente inaccessibili – afferma il reatino Daniele David, responsabile dell’organizzazione dei campi internazionali della sezione locale di Legambiente – abbiamo rimosso un quantitativo enorme di rifiuti portati via dall’Asm e abbiamo liberato tutte le stanze di questa struttura, la cui concessione è stata affidata alle associazioni “Larghetto” e “Ci vuole un senso” di Poggio Fidoni, che patrocina e partecipa alla nostra iniziativa. La stazione di Poggio Fidoni è distribuita su tre piani, ha delle grandi stanze, affaccia su un parchetto ed è servita sia dal treno che dalla pista ciclabile; tra le sue potenzialità non si sbaglierebbe ad immaginare un ostello a servizio del Cammino di Francesco sullo stile di quelli del cammino di Santiago, con letti a castello e prezzi bassi per i pellegrini, che potrebbe ospitare almeno 20 persone”.
Ancora fitto il programma di impegni per il gruppo di giovani provenienti da molti paesi del mondo, tra i quali Armenia, Corea, Grecia, Spagna, Ucraina, Turchia, Perù e Serbia: Nella giornata di giovedì saranno impegnati nella città di Rieti, venerdì ripulendo i sentieri e ripristinando la segnaletica del Cammino di Francesco da San Gregorio a San Felice all’Acqua e Sabato a Terminillo, dove organizzeranno anche una festa. “E’ una grande soddisfazione vedere con quanto spirito di servizio questi ragazzi vivano questa esperienza – conclude Daniele David – nel tempo libero li abbiamo condotti in visita a i santuari, alle osterie dei Contigliano alta allestite per l’assalto al castello, alla cascata delle Marmore, secondo un principio di turismo sostenibile che permette loro di visitare luoghi che, senza il campo di volontariato di Legambiente, forse non avrebbero mai visto”. Foto: LEGAMBIENTE ©