TAGLI, PETRANGELI E BIGLIOCCHI CONTRO IL GOVERNO: “MORTE ANNUNCIATA PER GLI ENTI LOCALI IN DIFFICOLTÀ”

Decreto sugli enti locali, preoccupati e delusi il sindaco di Rieti Simone Petrangeli e l’assessore al Bilancio, Paolo Bigliocchi.

PETRANGELI – “Alla lettura del testo del decreto sugli Enti Locali convertito in legge, per ora solo al Senato, un misto di rabbia e delusione ha colto i sindaci dei numerosi Comuni in predissesto che stanno tentando di salvare le proprie comunità dal default. Evidentemente non esistiamo e il governo sceglie di decretare quella che rischia di essere una morte annunciata. Non aver voluto approvare emendamenti presentati dall’Anci, che non hanno nessuna incidenza sugli equilibri finanziari e contabili della finanza pubblica, è il segno del totale disinteresse del governo verso le comunità locali e i territori. I Comuni in generale, e quelli in predissesto in particolare, non riusciranno a reggere lo shock di politiche governative che li obbligano a scelte insostenibili. Noi che abbiamo deciso di salvare i nostri Comuni siamo danneggiati da uno Stato centrale che cambia le carte in tavola dopo aver concordato con noi piani di rientro e risanamento. Oramai appare un dato acquisito: il Governo ha dichiarato guerra alle autonomie locali commissariando di fatto i Comuni. Il nostro impegno quotidiano per salvare la città prosegue senza sosta, ma i cittadini sappiano chi sono i responsabili di una situazione che rischia di costringere i comuni a tagliare servizi ed attività necessarie alla coesione sociale. Dopo le province hanno deciso di chiudere anche i comuni? Con questo spirito siamo pronti a riunire tutti i comuni in predissesto, con i quali condividere qualsiasi forma di protesta e sollecitazione nei confronti del governo e del parlamento.”

BIGLIOCCHI – “L’approvazione del maxiemendamento al decreto Enti Locali da parte del Senato, cosi come proposto dal governo, evidenzia l’assoluta indifferenza verso le problematiche dei Comuni e in particolare di quelli in predissesto ed in dissesto. Logiche burocratiche, peraltro contestate in sede europea, condannano di fatto gli Enti ad una rigidità amministrativa che vede principalmente i cittadini vittime di un sistema malato. Il governo ha ignorato anche gli emendamenti presentati dall’Anci che, se non risolutivi, potevano essere di grande aiuto. Evidentemente però il potere contrattuale dell’associazione è molto limitato o perlomeno circoscritto ai problemi evidenti delle città metropolitane. Gli Enti in predissesto con piano di rientro approvato, come nel caso del Comune di Rieti, sono da considerare enti virtuosi che si stanno facendo carico di una complessa azione di risanamento dei conti pubblici cercando di assicurare ai cittadini quei servizi per cui subiscono una pressione fiscale evidente. Tutto questo è stato ignorato dal governo e dal Senato, forse troppo presi dai tagli alla sanità, creando evidenti difficoltà ai comuni. Vale la pena ricordare che i piani di rientro sono stati elaborati in epoca diversa e che dopo di questo è stata applicata la legge 118 e si sono verificati ulteriori tagli ai trasferimenti statali. In pratica sono state cambiate le regole del gioco in modo unilaterale alterando lo stato delle cose. Concedendo la possibilità di rivedere i piani di rientro solo ai cosiddetti “enti sperimentatori” si è consumata una evidente sperequazione a danno degli “altri” di cui è dubbia la costituzionalità. Non possiamo tacere e subire in silenzio. Gli Enti in predissesto debbono trovare un punto di incontro per una sorta di class action verso il governo e far valere le proprie ragioni.”

Foto: RietiLife ©

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