La conferenza stampa di inizio stagione a Terminillo ha ufficialmente dato il via all’avventura della Lupa in Lega Pro. A fare gli onori di casa l’amministratore delegato Pietro Rosato: “Siamo molto felici di essere qui al Terminillo in ritiro, una scelta coerente con la nostra volontà di essere presenti sul territorio di Rieti. Diamo il via ufficialmente a questa prima stagione di Lega Pro che si preannuncia molto difficile e combattuta, per questo l’affetto e il sostegno della città di Rieti sarà molto importante per noi. Devo fare un ringraziamento particolare alla città di Rieti, alla sua amministrazione, in particolare modo al sindaco e agli assessori allo sport e ai lavori pubblici che hanno aperto un dialogo costruttivo con noi fin dal primo giorno, ponendo le migliori basi affinché la nostra realtà sportiva possa portare un valore aggiunto a questo territorio”.
Alle parole di Rosato seguono quelle del presidente onorario Marco Amelia: “Con grande orgoglio mi trovo qui oggi nelle vesti di presidente onorario di questa società, che negli ultimi due anni ha scritto delle pagine di storia del calcio italiano, nonostante sia un club molto giovane. Provo una sensazione orgasmica nel poter contribuire alla costruzione di un progetto che rispecchia in pieno il mio modo di vedere il calcio, stiamo lavorando moltissimo dietro le quinte per strutturare la società e la squadra per ambire a un futuro ricco di soddisfazioni. Le mie esperienze da professionista mi consente di avere un rapporto speciale con tanti miei ex compagni, un rapporto che cerco di poter portare in dote anche a questa società, come è successo nel caso di Balotelli, al quale ho illustrato il nostro progetto: Mario si è interessato e ha risposto in modo molto maturo alla mia proposta. Per noi questa piazza è molto importante, prova ne sia che abbiamo dato un’immagine diversa alla nostra società presentando un nuovo logo che rappresenta il nostro senso di gratitudine e riconoscenza alla città di Rieti che ci ha accolto benissimo. Il nostro obiettivo è poter offrire uno spettacolo piacevole a chi sceglierà di seguirci. Sarà per noi motivo di grande orgoglio poter coinvolgere positivamente la città e creare entusiasmo intorno al nostro progetto.
Abbiamo scelto di dare un volto più professionistico a questa società portando alla Lupa dirigenti esperti che il calcio professionistico lo hanno vissuto e lo conoscono bene, come Stefano Marchesi e Riccardo Solaroli, riconfermando anche chi il professionismo se lo è guadagnato sul campo, come il nostro allenatore Giorgio Galluzzo. Fin dall’inizio la nostra disponibilità è stata massima nei confronti dell’amministrazione locale, così come c’è massimo rispetto per l’altra realtà calcistica locale di Rieti. Il nostro nome è “Lupa”, questo sarà il marchio identificativo di questa società, che richiama i colori di Rieti per ricordare il senso di appartenenza alla città che ha scelto di adottarci calcisticamente. Il precedente progetto che avevamo non è andato in porto, quando si è profilata la possibilità di venire a Rieti abbiamo immediatamente archiviato le altre ipotesi, focalizzando l’attenzione su Rieti, sul suo bacino di utenza, impostando un lavoro fatto di interazione con il tessuto sociale, sportivo e imprenditoriale del territorio. Il nostro obiettivo è poter fidelizzare i reatini al nostro modo di fare sport, di fare calcio, al nostro progetto e per questo colgo l’occasione di ringraziare l’amministrazione locale per la disponibilità e la collaborazione che ha sempre mostrato.
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©
Sulla stessa lunghezza d’onda il nuovo direttore organizzativo Stefano Marchesi: “Questo progetto mi ha affascinato moltissimo fin dalla prima volta che Marco Amelia me lo ha illustrato. Mi entusiasmava la possibilità di poter plasmare una società giovane e reduce da due strepitose stagioni tra i dilettanti, con la prospettiva di costruire qualcosa di importante. All’Hellas Verona e all’Udinese ho vissuto realtà già consolidate di Serie A, qui c’è tutto da costruire. Ci sono le idee giuste, le persone giuste, un gruppo di lavoro affiatato di persone serie, oneste e appassionate. Questo è il calcio che mi piace, fin dal primo momento mi sono sentito a casa e ho sposato questo progetto con entusiasmo, senza preoccuparmi minimamente della categoria. Abbiamo le idee chiare, vogliamo far crescere questa società sotto ogni aspetto: organizzativo, sportivo e commerciale, interagendo con il territorio per creare valore. Ciascuno di noi porta con sé il suo bagaglio di esperienza, contribuisce un tassello alla volta a realizzare la visione d’insieme che abbiamo condiviso. Due anni di vita, due campionati vinti sul campo e due bilanci in utile sono il nostro biglietto da visita, una cosa più unica che rara nel panorama sportivo italiano: vogliamo esportare un modello di calcio differente e unico nel suo genere. Sono convinto che Rieti sia la piazza giusta dove poter concretizzare la nostra visione”.
E il neo responsabile area tecnica Riccardo Solaroli conosce molto bene la piazza di Rieti: “E’ una piazza che conosco bene, proprio per questo ci tengo a sottolineare che la Lupa vuole integrarsi nel territorio, ponendo le basi per una serena e armonica convivenza con il FC Rieti. E’ stato creato – nostro malgrado – un dualismo che non serve a nessuno, stiamo parlando di due realtà sportive ben distinte che possono convivere tranquillamente. Io sono per il dialogo, le polemiche non portano mai nulla di buono: le problematiche si risolvono parlando, confrontandosi, magari pure con il sorriso sulle labbra piuttosto che con acredine. Stiamo lavorando per costruire un gruppo con valori tecnici e umani importanti, che possa dare soddisfazione ai nostri sostenitori. Resto convinto che il nostro progetto possa davvero portare qualcosa di positivo alla città di Rieti”.
Dello stesso avviso anche il mister, Giorgio Galluzzo: “Vogliamo portare la gente di Rieti allo stadio con il bel gioco. Non mi è mai piaciuto difendermi nella mia area di rigore, e ve lo dice un ex difensore. Mi piace il calcio propositivo, divertente, che appassiona le persone. Le prime sensazioni di questo ritiro sono positive: tra riconfermati, nuovi e aggregati c’è il giusto spirito, tutti i ragazzi stanno dimostrando il loro valore con impegno e sacrificio. Con l’atteggiamento giusto possiamo fare cose importanti. In questa prima fase stiamo lavorando molto a livello fisico, impostando qualche concetto tattico: Lavoriamo molto col pallone, più avanti ci sarà spazio per il lavoro situazionale. Marco Amelia si sta allenando con noi, conosciamo tutti il suo valore, non sono di certo io a scoprirlo. Se rimarrà con noi? Un professionista del suo calibro ha ovviamente ancora le opportunità di poter giocare ad altissimi livelli, qualora dovesse restare qui con noi sarebbe senza dubbio un valore aggiunto per il nostro gruppo e per tutta la società”.