Un labirinto nella provincia di Rieti non poteva avere sede più appropriata e suggestiva di Monte Antuni: cioè nel Paese invisibile. Completamente abbandonato, perché semidistrutto dai bombardamenti del 1944 e quasi inaccessibile fino al 1990, l’antico borgo di Antuni ha riconquistato interesse grazie all’opera di restauro degli edifici più importanti quali il Palazzo del Drago e la corte bassa. Terminato il restauro nel dicembre del 1999, i lavori hanno avuto seguito grazie ai fondi del Giubileo 2000. Infatti, negli anni seguenti, iniziarono i lavori di recupero delle mura, poste nella parte destra dell’abitato, dell’antica mulattiera che conduceva al centro del borgo, della torretta, e di altri insediamenti abitativi.
Oltre ai numerosi ruderi delle case che formavano il nucleo centrale di Antuni sul colle sorge anche l’antico Eremo di San Salvatore e la Grotta dell’Eremita, su una parete che guarda a picco sul lago. Così, in questo paese scomparso, si possono godere di scorci di paesaggio bellissimi grazie alla posizione di cui gode e dei numerosi colpi d’occhio che offre tutt’ora il vicino Lago del Turano. Da domenica prossima il Borgo di Monte Antuni sarà impreziosito da un labirinto, realizzato su progetto dell’esperta Renata Garutti, in memoria del fratello Maurizio.
Il labirinto è una struttura, solitamente di vaste dimensioni, costruita in modo tale che risulti difficile per chi vi entra trovare l’uscita. Anticamente per lo più univiario (o unicursale), ovvero costituito da un unico percorso involuto che conduceva inesorabilmente al suo centro, ha acquisito nel tempo il significato metaforico del mistero, della ricerca di se e del percorso meditativo. Per l’inaugurazione del Labirinto di Monte Antuni, che avverrà domenica 28 giugno 2015 alle ore 11.30, la Riserva Naturale dei Monti Navegna e Cervia in collaborazione con il Comune di Castel di Tora ha organizzato un evento, patrocinato dalla AIGAE – Associazione italiana Guide Ambientali e escursionistiche – distinto in due momenti: il primo con un convegno con quattro comunicazioni sul tema del labirinto, di Renata Garutti, Luigi Russo, direttore dell’area protetta, Andrea Amato e Giancarlo Pavat, ed il secondo più eminentemente artistico con la danzatrice Marialuisa Sales che si esibirà nella Danza delle Sette Dee Madri. Il Labirinto è impreziosito al suo centro dalla scultura dell’Artista Stefania Lubrani che ha voluto donare ai due Enti una sua opera interpretando il Labirinto come un percorso creativo e parte di un nuovo progetto che presenterà in occasione dell’evento.
Soddisfatti sia il commissario Assennato che il Sindaco Cesarina D’Alessandro per il raggiungimento di un obiettivo di grande significato ed avvenuto con un concorso volontario che ha accomunato i due Enti, simpatizzanti, artisti e il personale della Riserva che si è prodigato negli interventi realizzativi.
Si accede a Monte Antuni esclusivamente a piedi, per una camminata di circa venti minuti.
Renata Garutti, da molti anni studia il simbolo del labirinto. Ha pubblicato con le Edizioni Mediterranee il saggio “Iniziazione al labirinto. Simbolo universale di guarigione, crescita spirituale e realizzazione dei desideri” scritto con altri due autori, ora anche in ebook. Il 6 dicembre 2014 ha ricevuto il Premio Nazionale Cronache del Mistero per i suoi studi sui labirinti e l’esecuzione di alcuni di essi sia a terra che finger.
Luigi Russo, Dirigente della Regione Lazio, Direttore della Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia. Naturalista, esperto nella gestione delle Aree Protette, della fauna selvatica e dei sistemi territoriali. Precedentemente Direttore del Parco Naturale dei Monti Simbruini, del Parco Naturale dei Monti Lucretili, della Riserva di Zompo lo Schioppo e Dirigente dell’Agenzia Regionale Parchi.
Andrea Amato, fondatore dell’AEtere’s, realtà che si occupa di Biocompatibilità e Riarmonizzazione Ambientale e EBB (Energetic Building Biology) Energia negli Spazi, attraverso rilevamenti, progettazione e realizzazione di tecnologia. Conduce seminari e conferenze in EnergoArcheologia , Architettura Sacra e Energia nell’Arte. Ha pubblicato il libro “Lituus – Gli Etruschi e le energie della Madre Terra. I sentieri nei luoghi attraverso le emozioni di un giovane àugure” OaC Edizioni.
Giancarlo Pavat, scrittore e ricercatore. Nato a Trieste nel 1967 vive nel Lazio e lavora a Roma. Si occupa dei misteri nella storia e nell’arte. Collabora con musei, istituzioni e associazioni culturali. Ha scritto numerosi articoli per giornali e riviste e ha partecipato a molte trasmissioni televisive in Italia. Per le sue scoperte è stato intervistato sia dalla radio che da vari canali televisivi italiani. E’ un alpinista, speleologo e ha una licenza per immersione. Ha scritto molti libri sui misteri dei Templari e dei Labirinti. E’ uno dei maggiori esperti italiani di labirinti. Ha organizzato spedizioni in Scandinavia, nel mar Baltico, nel mare del Nord per studiare i labirinti preistorici di pietra.
Stefania Lubrani, Laureata in lettere, ha formato le sue basi all’Accademia di belle Arti di Vienna e di Salisburgo. Grazie alla sua esperienza e ricerca ha sviluppato metodiche e tecniche innovative per la scelta e il trattamento dei materiali più disparati. Ha realizzato terrecotte, cere, carte e bronzi che si trovano presso collezioni pubbliche e private. Ha allestito 18 mostre personali ed ha partecipato ad oltre 60 collettive, in Italia e nel mondo: Roma, Firenze, Pescara, Gualdo Tadino, Londra, Chicago, Praga, Zurigo, Parigi, Il Cairo, Salisburgo, Wuppertal, Schwelm, Berlino, Cracovia, Varsavia, Tel Aviv, Washington.
All’Accademia d’Arte, Architettura e Design di Praga nel 1993 ha creato e animato fino al 2000 il Centro Studi sulla cera “Ways of wax“.
È esperta nel restauro di manufatti in cera antichi (1700/1800). Nel 1996 si è occupata del restauro del “Bambino di Gesù“ in cera nella Chiesa di “S. Maria della Vittoria” a Praga. Stefania Lubrani vive e lavora tra Roma, Praga e Berlino.
Maria Luisa Sales, Danzatrice di formazione classica, professore di ruolo, studia danza classica dell’India dal 1997. Specializzata in produzioni di alto profilo culturale e pedagogico, ha danzato nei maggiori musei italiani, al Teatro dell’Opera Nazionale di Bucarest e presso le Università “La Sapienza”, RomaTre, e l’Università degli Studi di Catania . E’ autrice di pubblicazioni sulla danza e diplomata presso la formazione Triennale di Movimento Creativo, metodo Garcia-Plevin. E’ fondatrice e presidente dell’Associazione Culturale Orchestés di Roma.
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