Venerdì 5 giugno presso il Rive Gauche Cafè, lungo velino Bellagamba, dalle ore 19.00 si svolgerà un aperitivo per festeggiare i 20 anni dell’associazione Area Rieti. “La nostra associazione ha attraversato in questi decenni – ha dichiarato Chicco Costini – il percorso e l’evoluzione della destra italiana. Fondata da un manipolo di giovani che venivano dal Fronte della gioventù, ha voluto preservare un modello antropologico e di prassi della politica che ha avuto come baricentro l’esaltazione e l’incarnazione dei valori della comunità, della spiritualità e dell’amore per la propria terra. Venti anni di impegno, che hanno visto i militanti di Area presenti in ogni campo della vita cittadina e provinciale, dalle istituzioni al volontariato. Area è stata convegni, provocazioni, manifestazioni, giornali, campagne elettorali, impegno sociale e sport. Militanza totalizzante di chi ha creduto che la politica fosse prima di tutto atto di amore e di servizio. Nel corso di questi anni abbiamo rivendicato un’identità, un’alterità rispetto ad una società in cui tutto sembrava avere un prezzo, un valore economico, in cui l’agire delle persone fosse stimolato solo dall’interesse ed il tornaconto personale. Venerdì sera attraverso immagini, testimonianze e musica cercheremo di raccontare una storia che continua, nella volontà e nell’abnegazione di chi al di là dei partiti, delle poltrone ha scelto di dedicare il proprio tempo alla milizia politica.”
Saranno presenti, in quanto testimoni ed attori della vita di Area Rieti Gianni Alemanno, Francesco Storace, Isabella Rauti, Roberta Angelilli, Francesco Biava, Marcello De Angelis, Luca Malcotti, Guglielmo Rositani, Antonio Cicchetti, ed altri personaggi politici che nel tempo a livello nazionale e locale hanno rappresentato punti di riferimento della comunità reatina.
“Nell’ambito della festa è stata organizzata – dicono ancora da Area – grazie a Roberta Di Casimiro, una mostra fotografica sull’architettura razionalista degli anni 20, dedicata alla presidente della Camera Boldrini, a voler ricordare un’epoca in cui l’Italia realizzava opere maestose ispirate alla bellezza, che esaltavano lo spirito e la cultura del nostro popolo, che solo la miopia di una classe politica figlia dell’ideologia malata del 68 può immaginare di cancellare”. Foto: AREA ©