Rieti Virtuosa, dopo i recenti fatti legati ai rifiuti (leggi), lancia la sua proposta.
“Quanta raccolta differenziata si fa nel Comune di Rieti? Sta funzionando il porta a porta? Come mai non si riesce ad estendere a tutta la città nonostante la sperimentazione sia iniziata 5 anni fa? E soprattutto, la Tares che paghiamo corrisponde all’effettivo servizio svolto? Tutti interrogativi riaccesi dalle notizie di queste ore sul procedimento giudiziario che vede indagati il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, e la presidente di Asm Rieti spa, Vincenza Bufacchi, per una presunta falsa dichiarazione sulle percentuali di raccolta differenziata raggiunte a Rieti. Una dichiarazione che avrebbe di conseguenza indotto in errore la commissione di gara relativa al bando per l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti a Cittaducale. Al di la’ del filone seguito dalla Procura, che ci auguriamo si allarghi a tutte le illegittimità contrattuali che accompagnano ASM dalla sua privatizzazione ad oggi, quello che Rieti Virtuosa vuole sottolineare è che i cittadini (e a questo punto nemmeno i loro amministratori) non hanno a disposizione alcun dato certo su come sta funzionando la raccolta differenziata in città, quanti rifiuti si producono e via dicendo.
Eppure basterebbe poco: il Comune di Roma ad esempio, oltre ad aver aderito alla strategia ‘Rifiuti Zero’, ha istituito grazie alla perseveranza del consigliere comunale radicale Riccardo Magi l’anagrafe pubblica relativa al ciclo dei rifiuti di Roma che è consultabile online sulle pagine dell’assessorato Ambiente (https://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW802081&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode). Perché a Roma si riesce a fare ed a Rieti no?
Ed invece, di certo attualmente c’è solo l’importo della Tares (uno dei più alti in Italia), che la popolazione deve pagare senza comprendere se è contrattualmente corretto e se sarebbe potuto diminuire in seguito ad un affidamento rispettoso delle norme sugli appalti di servizi pubblici e, di conseguenza, ad una gestione certamente più virtuosa del servizio (è ancora aperto l’appello ad unirsi nel richiesta di restituzione della Tares:http://www.rietivirtuosa.it/2014/01/13/campagna-di-rimborso-tarsutares/).
Di certo c’è anche che è rimasto nella nebbia piu’ fitta il bando di gara a doppio oggetto che avrebbe dovuto essere pubblicato dal Comune di Rieti per l’affidamento del servizio (ricordiamo che l’affidamento, tra l’altro diretto, dato ad Asm spa era scaduto nel 2012).
Di certo c’è che Rieti Virtuosa aveva presentato una delibera di iniziativa popolare firmata da oltre 800 cittadini di Rieti che aveva chiesto la ripubblicizzazione di Asm o, meglio ancora, la sua messa in liquidazione per poi costituire una società ex novo, senza oneri per la riacquisizione delle quote private e con maggiori garanzie per i lavoratori. Una delibera accompagnata da una relazione tecnica che dimostrava la fattibilità economica di entrambe le operazioni ma che, stranamente, è stata bocciata dal consiglio comunale di Rieti perche’ l’ammontare delle quote private da acquisire “è presumibilmente rilevante”, una spiegazione di alto valore scientifico fornita dagli uffici finanziari del Comune (http://www.rietivirtuosa.it/2014/06/05/asm-torni-pubblica/).
Almeno pero’ dateci i dati, perché siamo convinti che i cittadini saranno i primi a dare un contributo in termini di proposte e di azioni, come dimostra l’iniziativa offerta da Cittadinanzattiva gratuitamente al Comune di Rieti per verificare, con le mani nei secchi della differenziata, se la gente separa correttamente i materiali”. Foto (archivio) RietiLife ©