(di Sabrina Vecchi) Proseguono all’Auditorium Varrone gli incontri con gli autori in gara per il Premio Letterario Città di Rieti, protagonista del quarto appuntamento Emanuela Abbadessa con l’opera prima “Capo Scirocco” edito Rizzoli. Catanese trasferita a Savona dove attualmente collabora con l’Orchestra Sinfonica, la Abbadessa si è sempre occupata di musica a livello trasversale, ha studiato pianoforte e canto lirico ed ha curato la stesura di oltre settanta saggi di critica musicale. “Capo Scirocco”, già vincitore di premi letterari, segna il suo debutto come scrittrice di romanzi e non ha mancato di suscitare curiosità ed interesse anche nel pubblico reatino. Sopra ed oltre i personaggi – e non avrebbe potuto essere altrimenti – aleggia la musica che muove i fili dell’intreccio e suscita grandi e voluttuose passioni come conseguenza stessa del suo essere immortale nutrimento del cuore e dell’anima. La Abbadessa imprime sulle pagine gli odori, i sapori, i ricami e le tradizioni della sua amata terra, una Sicilia di fine Ottocento che sa essere madre, amica e torbida amante e che travolge alla stessa stregua di una struggente melodia, del profumo delle zagare o di un caldo e sensuale vento di scirocco. Un romanzo senza sfumature scritto da “una donna senza sfumature” come la stessa Abbadessa ama definirsi, intriso di tinte forti e capace di trasudare i sentimenti totalizzanti ed estremi del melodramma. Prossimo incontro del Premio Letterario Città di Rieti mercoledì 20 maggio alle 17.00 con Luisa Brancaccio che presenterà “Stanno tutti bene tranne me” edito Einaudi.
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