(di Valentina Fabri) Continua la saga di DonnaLife alla ricerca dell’alibi perfetto; dopo “il mio lato B è decisamente abbondante… ovvio: sono intelligentissima!” (leggi) e “ti lascio, ma non perché non ti ami…è solo che non sei il numero 5…” (leggi) è la volta di “i miei punti di forza? Piango spesso e sono isterica!”. Gli Stati Uniti, neanche a dirlo, si rivelano sempre una fonte inesauribile di studiosi dediti alle più stravaganti ricerche e anche stavolta è ad una newyorkese, la psichiatra Julie Holland, che si deve una delle scoperte che, pur non rivelandosi vitali per l’esistenza di ogni donna, potrà essere quantomeno una delle “armi a doppio taglio” di fronte alle quali il genere maschile non potrà che arrendersi. “Le donne credono che l’essere umorali sia un problema e una debolezza, mentre la nostra sensibilità e la nostra emotività sono un bene prezioso e non un disturbo che deve essere curato”. Nulla di più giusto secondo i pareri delle tante donne intervistate che hanno dimostrato come l’emotività sia invece la chiave vincente nei rapporti interpersonali, qualità che permette loro di adattarsi ad ogni circostanza e di comprendere al meglio i bisogni altrui. Finita l’era di cliché maschilisti o femministi: le diversità cerebrali tra uomo e donna hanno fondamenti del tutto biologici. La propensione alla comunicazione e all’attenzione al benessere altrui non è altro che il presupposto di qualunque istinto materno. Una ricerca che strappa un sorriso a tanti, ma che offre anche molti spunti di riflessione sulla concezione radicata nel tempo, dell’emotività femminile vista come debolezza a cui rimediare, spesso ricorrendo a psicofarmaci che non fanno che distorcere e condizionare la percezione di noi stesse. In ogni caso, sempre secondo la psichiatra Holland, non tutto è perduto: possiamo aspirare ad una vita piena, consapevole e felice; una semplicissima ricetta che contribuirà a tenere lontana l’apatia. Gli ingredienti? Una buona dieta, un buon esercizio fisico…e buon sesso! Foto (archivio) RietiLife ©