STRANIERI A RIETI, SONO OLTRE 12MILA / ROMENI, ALBANESI, MAROCCHINI E UCRAINI I PIÙ NUMEROSI

Sono 12.822 gli stranieri residenti nella Provincia di Rieti, con un incremento del 15,2% rispetto all’ultima rilevazione del centro studi e ricerche IDOS, con un incidenza del 8%, poco al di sotto della media nazionale, i quali rappresentano il 2,1% della popolazione regionale. Riguardo le provenienze, i cittadini extra UE residenti sono 6.515, dove le comunità più rilevanti sono quella  Albanese, Marocchina, Ucraina ecc. I cittadini comunitari sono 6.307 con la comunità Romena che rappresenta in assoluto la maggioranza della popolazione. I lavoratori dipendenti stranieri sono 4.947, i settori di impiego più privilegiati sono quelli dei servizi dove è impiegata più del 40 %, a seguire l’industria al 29,5% (dove il comparto edile rappresenta la più grande fetta) e infine quello agricolo al 15,7%.Più del 90% sono occupati nelle microimprese sotto i 10 dipendenti. La crisi economica ha colpito in egual misura i lavoratori italiani e quelli stranieri, malgrado ciò, meritano di essere sottolineati due aspetti relativi al contesto provinciale: la prima è legata alle 881 imprese guidate da stranieri, che hanno registrato un lieve incremento del 4,4% rispetto all’anno precedente, dimostrando  cosi una straordinaria flessibilità e dinamicità, e la seconda è legata alla tenuta del settore agricolo in termini di occupazione, confermando la dipendenza strutturale che l’agricoltura ha su base provinciale, ma anche regionale e nazionale nei confronti del lavoro migrante.  Secondo la stima del centro studi e ricerche IDOS la presenza complessiva degli immigrati in Italia ammonta a 5.364.000 persone. Il livello di istruzione è notevole: il 10,3% ha una laurea e il 32,4% un diploma. In termini di costi benefici dell’immigrazione per le casse statali , il rapporto tra la spesa pubblica per l’immigrazione, da una parte, e i contributi previdenziali e le tasse pagate dagli immigrati, dall’altra, mostra che, anche nell’ipotesi meno favorevole di calcolo, gli introiti dello Stato riconducibili agli immigrati sono stati pari a 13,3 miliardi di euro, mentre le uscite sostenute per loro sono state 11,9 miliardi di euro, con una differenza in positivo per il sistema paese di 1,4 miliardi. L’obbiezione ricorrente secondo cui l’integrazione degli immigrati costa troppo all’Italia, quindi, non trova riscontro nell’analisi delle singole voci di spesa e nel quadro che ne deriva. Malgrado i dati, sentiamo sempre più spesso nei media, social network e nei dibattiti politici parlare di immigrazione immigrati con un accezione negativa, senza avere però una completa e corretta informazione a riguardo. Con questo obiettivo che l’associazione Iliria della comunità albanese di Rieti in collaborazione con il centro studi e ricerche IDOS e le realtà associative del territorio che si occupano di immigrazione hanno svolto il 12 marzo alle 15.30 a Rieti (Palazzo Dosi) la presentazione del dossier statistico immigrazione 2014. Sono stati numerosi i partecipanti all’iniziativa, per l’apertura e i saluti sono intervenuti  il Viceprefetto di Rieti Dr.Paolo Grieco, il Presidente del Consiglio del Comune di Rieti Dr.Giampiero Marroni, il Direttore dell’Inail di Rieti Dr.ssa Elena Isabella Valenti , il Presidente dell’ACLI di Rieti Dr. Giuseppe Capitani e il Dr.Mario Santarelli per l’Asl di Rieti.  Per la presentazione dei dati nazionali è intervenuto il coordinatore del dossier statistico immigrazione il Dr. Franco Pittau, e in seguito per le associazioni delle comunità straniere di Marocco (Ass.Arabi Insieme) e Ucraina (Ass.Volya) i rappresentanti Said Bouhou e Marta Sotmari che hanno aperto un dibattito costruttivo con i presenti. Le associazioni hanno accolto positivamente l’invito del Dr. Grieco ad aderire al Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, organo istituzionale guidato dalla Prefettura di Rieti, sede in cui si può discutere e proporre interventi progettuali che mirano a facilitare il percorso di integrazione dei cittadini stranieri nel territorio  Il Dossier statistico ha assunto sempre maggior rilievo sia come strumento di sensibilizzazione che come punto di riferimento per le istituzioni coinvolte per l’adeguamento delle politiche sociali a favore dei cittadini stranieri residenti. Foto: ILIRIA ©

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