(di Valentina Fabri) Care reatine e cari reatini, fatevene una ragione. Il partner giusto è il quinto. Alle emozioni provate passeggiando in centro e sul Ponte Romano, dopo un caffè in piazza o una vista romantica dai giardini del Vignola, dovrete aggiungere le prove addotte dalla scienza e se credevate che la gelida e rigida matematica non potesse essere accostata all’amore, beh, ricredetevi! La formula “magica” (e matematica) è stata testata su un campione di duemila persone, tra uomini e donne, e il verdetto è chiaro: il partner ideale arriva dopo quattro storie d’amore fallite. A svelare i segreti dell’amore eterno è stata una ricercatrice inglese, Hannah Fry, astutamente approdata tra gli scaffali delle librerie di mezzo mondo nei giorni di San Valentino col suo “The Mathematics of Love” che, attraverso algoritmi, equazioni algebriche e qualunque altra formula per sua natura spoetizzante, giunge a conclusioni tanto inaspettate ed insolite quanto interessanti. Mettendo a dura prova l’eterna diatriba tra sentimenti e razionalità, la scrittrice inglese svela, nel suo libro, le quattro fondamentali regole per trovare (e tenersi stretti) l’anima gemella.
- Sicurezza di sé: un’arma vincente per riscuotere successo non è, come si potrebbe facilmente pensare, mostrare solo il proprio lato migliore agli altri, ma anzi, dare spazio al proprio lato oscuro senza paura.
- Cercare l’altro attivamente: Il destino? Il caso? Semplice fortuna? Niente di tutto questo contribuirà a rendervi felici nella ricerca del partner giusto. Il segreto (neanche tanto segreto) è tutto racchiuso in un “semplice” algoritmo il cui risultato non lascia dubbi: essere cacciatori o cacciatrici, in ogni caso non prede!
- Litigare fa bene: incredibile (o forse no!) ma vero, l’applicazione di un modello matematico rivela che le coppie che hanno meno discussioni sono quelle destinate a vacillare più facilmente. Litigare e discutere consente di confrontarsi, esternare frustrazioni e rafforzare legami… e di continuare a rifilare il solito proverbio “L’amore non è bello…”.
- Il partner perfetto è il quinto: se in media oggi uomini e donne hanno dieci relazioni significative nei primi 35 anni di vita, ecco quella giusta è la numero cinque. Generalmente, infatti, le coppie più durature (tra le migliaia studiate) risultano essere il risultato di quattro precedenti fallimenti.
Se tutto questo non vi ha convinto e se il vostro pensiero è “forse avrei potuto avere un marito migliore”o se invece credete di aver un partner perfetto, in barba alle fredde formule matematiche, molto prima, avete sempre un’altra validissima verità a cui appellarvi: “La matematica non sarà mai il mio mestiere!”. Foto (archivio) RietiLife ©