(da Il Tempo) Nel Lazio si uccide di meno ma si ruba di più. A dirlo il rapporto sulla criminalità e sicurezza nei territori, realizzato dall’ osservatorio sulla criminalità regionale in collaborazione con l’Eures, ma lo ricorda da mesi come una goccia cinese la cronaca piena zeppa di furti e rapine in villa, spesso violente. Le denunce nel 2013 sono state 333.109, con un incremento del 2,5% rispetto all’ anno precedente. I reati predatori crescono del 5,1%, calano dell’8,2% quelli violenti come gli omicidi, le violenze sessuali e le lesioni dolose. Isola felice del Lazio, al terzo posto tra le regioni italiane più a rischio, è Latina dove i reati nel 2013 sono diminuiti. A Rieti sono invece aumentati del 3,2%, con un picco di furti lievitati dell’8,9%. È la Capitale, tuttavia, l’area meno sicura. I 276,542 reati compiuti a Roma, equivalgono all’ 83% del totale regionale, con un indice di rischio pari a 66,2 reati ogni mille abitanti. L’aumento rilevato riguarda soprattutto i furti (+5,3% sul 2012), con 197.372 denunce nel 2013 nel Lazio, pari al 53,9% del totale dei reati censiti nella regione, in particolare a Rieti (+8,9%) e Frosinone (+6,1%), seguite da Roma (+5,6%) e Latina (+2,8%), decrescendo invece a Viter bo (-0,8%). In diminuzione, invece, le rapine (-2,4%, scese da 4.588 a 4.476). In forte contrasto con quanto raccontano le cronache, agli omicidi in famiglia e alla percezione di insicurezza dei residenti, che sempre più spesso organizzano “passeggiate della legalità” per scoraggiare furti e rapine in casa, sono i dati elaborati dalla stessa ricerca e secondo i quali a Roma i reati sarebbero calati addirittura dell’ 8,1%. Dal confronto tra il periodo gennaio -settembre 2013 e 2014 emerge come i reati denunciati nella Capitale siano scesi del 6,6%, passando da 163.962 a 153.136. La flessione rilevata riguarda in misura particolare i reati violenti (-11,3%), sia a Roma (-10,1%) sia negli altri comuni della provincia (-13,2%), mentre i reati predatori calano appena dello 0,9% e solo in provincia. Nel resto d’Italia non va meglio, anzi. Milano, Bologna e Torino sono le città meno sicure mentre Firenze non dorme sonni tranquilli con il rischio più alto di criminalità violenta. Il malaugurato scettro di più violenta d’ Italia spetta, come detto, a Firenze con 23,2 tra omicidi, aggressioni, stupri denunciati ogni 10mila residenti: oltre la metà rispetto a quelli a Roma. Andando a confrontare i dati delle altre grandi capitali europee, il Lazio vanta la percentuale più bassa di rapine e scippi rispetto a Bruxelles, Parigi e Copenaghen, è a metà classifica” per i furti e le rapine in abitazione mentre non ha rivali- in negativo – quanto ai furti di veicoli. Foto (archivio) RietiLife ©