Su iniziativa del Comune di Rieti, nella ricorrenza del Giorno della Memoria, il Teatro Alchemico, accompagnato dalle musiche suonate dai ragazzi del Conservatorio di Rieti, martedì 27 gennaio alle 18 presso i locali della Stazione Ferroviaria di Rieti, porterà in scena uno spaccato in chiave simbolica del dolore dei deportati per colpire al cuore e per non dimenticare. Tra il 1943 e il 1945 migliaia di ebrei furono caricati su vagoni merci e agganciati ai convogli diretti a Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen e ai campi italiani di raccolta. Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani. Scegliere uno spazio come quello della stazione serve a testimoniare la tragedia più grave della storia contemporanea. Quello che fu il luogo del dolore, della persecuzione, della vergogna diventa un luogo di conoscenza, di dialogo tra le culture, di civiltà. Un luogo per ricordare, confrontarsi, studiare e approfondire. Un luogo, come una stazione, che è stato testimone muto di un dolore, di forzate partenze verso il dramma più grande della nostra storia. La memoria torna a vivere in uno spazio, che sta a rappresentare tutte le stazioni, per ricordarci di ricordare, per condividere ed elaborare memorie. Perché sugli orrori del passato possano riflettere anche le prossime generazioni. Foto (archivio) RietiLife ©