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(di Matteo Carrozzoni) La Scuola Forense Sabina ha indetto un evento formativo per gli avvocati in materia di deontologia e ordinamento forense aperto anche al pubblico, durante il quale sarà presentato il libro del relatore Giuseppe Caravita “Avvocà, per ora grazie”. L’evento gratuito si terrà venerdì 23 gennaio 2015 dalle 15.30 alle 19.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Rieti, in Piazza Vittorio Emanuele II ed è in corso di accreditamento presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rieti per 4 crediti in materia di deontologia. Il titolo del corso è: I valori deontologici della professione forense nell’esperienza e negli aneddoti di Giuseppe Caravita di Toritto, avvocato del Foro di Roma e relatore dell’incontro, durante il quale presenterà il suo libro, non un testo “da avvocato” o “sugli avvocati”, ma di una sorta di spaccato sulla società attuale. Chiunque abbia avuto la necessità di rivolgersi ad un avvocato si ritroverà facilmente in quelle storie, un mix di ironia e commozione, con punte tragicomiche, che conquista il lettore. Le cinquanta storie che Giuseppe Caravita racconta in questo volume sono piccole e veloci, nate per un ambiente comunicativo rapido, il social network. Sono storie che in poche pagine e a volte, in poche righe, centrano un argomento, prendono direttamente l’animo del lettore per la semplicità del linguaggio e lo stile asciutto. Storie di avvocati che potrebbero essere le storie di tutti gli avvocati, che tutti gli avvocati potrebbero avere vissuto. Sono come una piccola telecamera nascosta che riprende scene di tutti i giorni. Le “short stories” di Caravita sono ambientate nei Tribunali e negli studi o raccontano fatti di una avvocatura che sembra non esserci più, travolta dall’ansia di una giustizia sempre più in difficoltà. Eppure molti avvocati anche oggi possono riconoscersi in questi piccoli, veloci ritratti. Lo stile di Caravita è rapido, veloce, diretto ed efficace, quasi una sceneggiatura, riuscendo ad essere sia commovente che ironico e divertente. Foto: CARROZZONI ©
