Il deputato Fabio Melilli interviene sulla vicenda di Risorse Sabine.
“Ho appena sensibilizzato il presidente della Regione Zingaretti in merito all’incontro che si terrà lunedì tra l’assessore regionale Valente e i lavoratori di Risorse Sabine. Ho chiesto al presidente attenzione perché le difficoltà che la società attraversa, e che sono dovute non certo ad una cattiva amministrazione ma ai tagli drammatici che le Province hanno subito negli ultimi tre anni e che non potevamo certo immaginare, non possono vedere la politica arrendersi di fronte alla scelta che sembra ineluttabile di liquidazione della società. Vorrei ricordare a chi sembra avere poca memoria che la Provincia non poteva scegliere la stabilizzazione degli lsu attraverso l’assunzione diretta perché l’Ente non aveva a disposizione la leva della pressione fiscale e non poteva rendere insostenibile il proprio bilancio così come è puntualmente accaduto nel Comune capoluogo: per questo la Provincia scelse l’assorbimento in una sua società interrompendo quella forma di precariato rappresentata dagli lsu che durava da oltre dieci anni. Le funzioni che Risorse Sabine svolge fanno parte di quelle che dovranno essere riallocate ai Comuni o alla Regione e il processo di riordino non potrà che coinvolgere anche il futuro lavorativo dei dipendenti. Lo stesso dovrà avvenire per i dipendenti delle Province. Per questo credo che la Regione, in attesa del riordino, possa farsi carico della sopravvivenza economica della società almeno per il 2015 aiutando il presidente della Provincia Rinaldi nel difficile compito di trovare una soluzione. Si può fare attraverso una specifica commessa che può riguardare i temi importanti per il nostro territorio come ad esempio la difesa del suolo o la valorizzazione turistica, attuando il piano industriale che già qualche anno fa avevamo predisposto. Mi lasciano perplesso, inoltre, le obiezioni di carattere giuridico che i dirigenti frappongono alla patrimonializzazione della società attraverso il conferimento ad essa degli immobili funzionali ai servizi che svolge, come ad esempio la piscina provinciale. La patrimonializzazione eviterebbe almeno certamente l’urgenza della messa in liquidazione. Spero che dalla riunione di lunedì, alla quale non potrò partecipare perché impegnato nelle votazioni sulla legge di Stabilità, possa essere data soluzione ad una vicenda che coinvolge un numero così rilevante di lavoratori”. Foto (archivio) RietiLife ©