L’inchiesta della Procura di Roma sulla presunta cupola mafiosa che gestiva gli appalti nella Capitale si allunga anche su Rieti. Dalle carte dell’inchiesta emergono vari filoni di coinvolgimento del nostro territorio. Uno è quello delle pompe di benzina, business sul quale puntava Giovanni De Carlo, l’amico dei vip definito il “ministro dell’economia” dell’organizzazione. De Carlo, secondo la Procura, aveva allestito un vero e proprio business tramite Fabio Russo, suo sodale in affari. Russo intercettato spiegava: “Piano piano procediamo siamo… stiamo aprendo altre pompe di benzina e quindi… sono sei, una in costruzione, una attiva ne abbiamo prese quattro sto facendo gli allestimenti”. E via con l’elenco: “Cerveteri, una dopo Cerveteri, sull’Aurelia, una per andare a Rieti, prima di Rieti, prima che entri a Rieti, un’altra tra Rieti e Ascoli Piceno all’altezza di Amatrice sempre Salaria e l’altra sulla Orte-Viterbo, qualcuna su Roma, io chiudo….chiudo 2013/2014 con 12 impianti”. Ma il coinvolgimento del nostro territorio è destinato ad essere molto più ampio. Foto: RietiLife ©