Introduzione dell’obbligo di presentazione del Durc per la partecipazione a fiere e mercati dei commercianti su aree pubbliche, maggiore controllo del commercio in forma itinerante, regolamentazione e controllo del commercio elettronico, introduzione della Scia sanitaria differita per le sagre, intensificazione dei controlli sui viaggi di gruppo e sulle strutture ricettive extra alberghiere, pubblicizzazione nel sito della Prefettura di Rieti delle strutture adibite a convegni, intrattenimento e svago in possesso dei requisiti a norma di legge. Queste le principali proposte della Confcommercio di Rieti rivolte ad enti ed istituzioni preposte alla tutela della legalità per contrastare il fenomeno dell’abusivismo presentate oggi durante il convegno “Legalità mi piace” svoltosi oggi alla Camera di Commercio di Rieti nell’ambito della Giornata della Legalità promossa dall’Associazione di categoria a livello nazionale. Una giornata incentrata sulle attività criminali che gravano sulle imprese del terziario di mercato e durante la quale sono stati anche presentati i risultati di un’indagine realizzata in collaborazione con Gfk-Eurisko che analizza come sono cambiati nei vari territori i fenomeni criminali con la crisi (l’indagine è scaricabile dal sito www.confcommercio.it). “Secondo quanto elaborato dal nostro Centro studi per il 2013 – ha illustrato Leonardo Tosti, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia di Rieti – nella nostra provincia sono occupate 57mila unità e il tasso di disoccupazione è dell’11,6%. Gli occupati sono suddivisi tra agricoltura 5,6%, industria 22,9%, servizi 71,5% di cui il 23,5% commercio e turismo. Il Pil provinciale è diminuito nel 2013 del 3,5% ed i consumi del 4,2%. Il saldo tra iscrizioni e cancellazioni al registro delle imprese è negativo per 252 unita’. Quante di queste chiusure di piccoli commercianti o artigiani sono in parte ascrivibili all’abusivismo? Sono anni che la politica rincorre la chimera dell’uscita dalla fase recessiva dell’economia ma senza un mercato libero, controllato, regolato e dove tutti i concorrenti si giocano le stesse probabilità di successo non puo’ esserci sviluppo ed occupazione. Se oltre il 20% dell’economia è sommerso, come si puo’ ricominciare a crescere? Questo è il momento per cambiare le regole e punire duramente chi cela il suo business dietro facciate false e vuote, perché contrastare l’illegalità conviene a tutti, alle imprese che possono investire in qualità, sicurezza e offrire buona occupazione, allo Stato che recupera in termini di gettito fiscale, ai consumatori che possono ottenere servizi migliori e una tassazione più equa”. Nel corso dell’incontro, durante il quale è stato dato spazio agli interventi in streaming del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, e del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini, ha parlato di una legalità “che non è solo l’applicazione delle regole ma anzitutto un aspetto di carattere culturale” ed ha ricordato il ruolo del Registro Imprese camerale come “importante strumento di trasparenza e di garanzia nei rapporti tra imprese”. Molti gli interventi arrivati dai rappresentanti delle categorie della Confcommercio. Per Orlando Torda, presidente provinciale della Federazione italiana tabaccai, “è necessario incrementare i sistemi di difesa passiva, ad esempio installando telecamere in prossimità delle aree più a rischio tra cui ci sono sicuramente le tabaccherie, che sono una delle categorie maggiormente esposte agli attacchi della criminalità e microcriminalità, ed i dati del 2013 confermano un aumento dei furti e rapine a danno dei tabaccai oltre all’incremento del contrabbando e contraffazione delle sigarette”. Diletta Petrucci, presidente provinciale dell’Associazione agenzie di viaggio, ha invece enfatizzato la lontananza delle istituzioni da chi esercita la professione dell’agente di viaggio. Sottolineando “la totale assenza dei controlli richiesti alle autorità competenti sull’abusivismo che colpisce il settore dei viaggi organizzati”, e manifestando sconcerto per il fatto che la Procura della Repubblica “non abbia riconosciuto quella degli agenti di viaggio come una professione a tutti gli effetti, soltanto perche’ l’esame che sosteniamo per diventare direttori tecnici si svolge a livello provinciale e non statale”. Accorato anche l’intervento di Ludovica Gamberoni, dell’Associazione dei Cartolibrai, che ha parlato di legalità come di “una parola svuotata dal suo significato anche nel settore delle cartolibrerie che operano con librai, scuole, insegnanti”, rilevando una “carenza di giustizia e di certezza della pena”, “mentre le parole “giustizia”, “legalità” e “dignità” dovrebbero essere concetti fortemente connessi tra loro”. Alessandro Colli, consigliere provinciale di Confcommercio, ha specificato che la legalità “deve significare anche regole uguali per tutti”, proponendo che tutti i Comuni della provincia di Rieti richiedano il Durc agli esercizi commerciali del loro territorio. E’ stata poi la volta dei rappresentanti istituzionali: il comandante della Guardia di Finanza di Rieti, Cosimo D’Elia, che ha illustrato alcuni dati dell’attività 2013-2014 (da 23 a 47 i milioni di base imponibile evasi al fisco ed accertati, da 27 a 34 gli evasori totali scoperti, da 517 a 70mila i prodotti contraffatti sequestrati) il consigliere comunale Emanuele Donati che ha parlato della proposta di istituire un Osservatorio permanente sulla legalità, il comandante dei Carabinieri di Rieti. Francesco Buconi e l’ispettore della Guardia forestale dello Stato di Rieti, Paolo Murino, che hanno parlato della necessità che gli organi di vigilanza ascoltino la popolazione e formino sui temi della legalità le giovani generazioni. Foto: CCIAA ©