COLTIVA PIANTE DI MARIJUANA IN CASA, ARRESTATO UN QUARANTENNE REATINO

La Polizia di Stato ha arrestato G.S., quarantenne di Rieti, ma di fatto domiciliato a Fara in Sabina, per coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Gli investigatori della Squadra Mobile stavano da tempo indagando nella bassa Sabina, dove risultava essere stata avviata un’attività di coltivazione di marijuana. Questa volta, però, le indagini non hanno portato al classico campo, ma all’appartamento di un disoccupato, peraltro non evidenziatosi in passato come spacciatore. Una volta raccolti sufficienti indizi, gli agenti hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione di G.S. e hanno trovato due stanze adibite a vere e proprie serre, con vasconi in plastica dentro i quali  c’era un totale di 88 piante di cannabis indica. Il tutto corredato da luci fotoelettriche, convogliatori di aria, irrigatori e concimi chimici. Nella cucina dell’appartamento sono stati trovati anche due barattoli di vetro contenenti oltre 72 grammi di marijuana già essiccata e pronta per la vendita nonché 3.500 euro in banconote di vario taglio, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Il tutto è stato sequestrato e G.S. è stato condotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. La piantagione era coltivata secondo i più moderni sistemi, senza l’utilizzo di terra o altro aggregato di sostegno, adottando il cosiddetto processo “aeroponico”. Le piante, cioè, erano sostenute artificialmente e la loro alimentazione era garantita da sistemi di nebulizzazione di acqua, arricchita da fertilizzanti minerali, che investiva direttamente le radici. Questo tipo di coltivazione permette di sfruttare luoghi chiusi e, quindi, meno facilmente individua-bili, oltre che di annullare l’esposizione delle piante ad agenti infestanti e patogeni, facilitando ulteriormente il loro sviluppo. La marijuana sequestrata era destinata al mercato della Sabina e dell’hinterland reatino e le indagini sono ora indirizzate a verificare se l’uomo arrestato avesse altri complici. “Quest’ultima operazione della Squadra Mobile” ha dichiarato il Questore di Rieti, dr. Gualtiero D’Andrea, “è la conferma dell’attenzione della Polizia di Stato verso un fenomeno, quello della diffusione delle droghe, che danneggia soprattutto i giovani della nostra provincia”. (da comunicato della Questura di RietiFoto: QUESTURA DI RIETI ©

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