La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Rieti ha denunciato cinque persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato. L’indagine, eseguita nei confronti di un consorzio cooperativo del capoluogo reatino, per il biennio 2011/2013, ha consentito di quantificare in circa 900.000 euro l’importo della truffa. Le attività investigative hanno permesso alle Fiamme Gialle della Compagnia di Rieti di riscontrare che le somme di denaro pubblico, percepite dal consorzio per la gestione degli immigrati nel territorio reatino, erano invece state destinate al miglioramento di aziende di ristorazione riconducibili agli amministratori del consorzio. Il consorzio era peraltro privo delle strutture idonee per l’accoglienza e di operatori con esperienza in tale settore. A fronte di 1,7 milioni di euro erogati dallo Stato Italiano, si è accertato che solo una parte del denaro era stato effettivamente destinato alle finalità stabilite dalle convenzioni sottoscritte con la Protezione Civile della Regione Lazio e con la Prefettura di Rieti. In particolare, fin da subito, i fondi erano stati utilizzati per l’acquisto di beni quali gazebo, auto, alimenti, bevande per catering e per spese di pubblicità, unicamente a vantaggio di attività commerciali di ristorazione facenti capo agli amministratori del consorzio di cooperative preposto alla gestione dell’emergenza immigrazione. Dalle indagini è infatti emerso come cibo, olio extra vergine di oliva, seppie, polipi, scampi, filetti di orata, salsa ai funghi, pasta frolla, salsa tartufata, mazzancolle, cacio imperiale non fossero mai destinati ai rifugiati. Tra le spese, anche la ristrutturazione di un complesso ricettivo alberghiero e di ristorazione, con addebito dei costi dei lavori eseguiti e degli arredi acquistati al capitolo dell’emergenza umanitaria, supportati da documentazione contabile fittizia. A conclusione della complessa attività investigativa, oltre al deferimento di sei personea vario titolo, il Tribunale di Rieti, concordando con l’autorità giudiziaria inquirente, in ordine all’esistenza di un associazione criminale, ha emesso due provvedimenti di sequestro preventivo finalizzato alla confisca “per equivalente” del profitto criminoso. (da comunicato Gdf Rieti) Foto: GDF ©
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