(di Valentina Fabri) “Se lui non ti chiama, se lui non ti sposa, se lui non viene a letto con te… forse non è interessato a te… e forse… la verità è che non gli piaci abbastanza!”. Usciva nelle sale cinematografiche ormai 5 anni fa uno dei film destinati a diventare un vero e proprio manuale di istruzioni per le sognatrici perennemente alla ricerca del principe azzurro. Ma se soltanto cinque anni fa, nell’era “ante WhatsApp“, la nostra principale fonte d’ansia era un sms non inviato, oggi, dopo sole 48 ore dal suo ingresso, l’incubo di molte donne ha un nome preciso: è la “notifica di lettura”! Le fattezze sono quelle della doppia spunta a cui WhatsApp, che conta ad oggi più di 500 milioni di utenti, ci aveva già abituato, il colore è blu e ha fatto il suo esordio da poco più di 48 ore nella piattaforma di messaggistica istantanea, creando non poco scompiglio tra le “affette da cyber pedinamento” che da sempre si sa, sono donne. Finite le snervanti attese di risposta con un occhio all’ultimo accesso effettuato e inutili oramai le farraginose giustificazioni su cui molti di noi hanno sempre cercato di arrampicarsi alla ricerca di un alibi agli interminabili silenzi. Da oggi, il nostro smartphone, sarà in grado di dirci, con un semplice tocco, persino l’orario esatto di lettura, con buona pace di chi aveva già ipotizzato come rimedio quello di nascondere gli orari degli ultimi accessi effettuati. Che si tratti di un piano architettato per mettere in crisi relazioni di lunga data? A detta di molti, questa della spunta blu non è altro che la prosecuzione del diabolico disegno messo in atto da Zuckerberg per renderci infelici, iniziato con l’invenzione di Facebook… che ci ha ricordato che esistono gli ex! Una stridente sveglia che interromperà i dolci sogni delle eterne belle addormentate e che forse, a malincuore, di fronte a romantici messaggi lasciati soli insieme al loro piccolo baffo blu a cui nessuno ha dato seguito, farà esclamare a molte quella stessa frase… LA VERITÀ È CHE NON GLI PIACI ABBASTANZA! Foto: RietiLife ©