“TRANS E UNIONI CIVILI, LE PRIORITÀ DELLA SINISTRA REATINA” / CASCIOLI, SEBASTIANI, NOBILI

Nuovo trio di consiglieri di minoranza: insieme a Sonia Cascioli e Andrea Sebastiani, stavolta a firmare la nota stampa, dopo l’addio di David Festuccia al “trio”, è Lidia Nobili.
“Dopo la città dei bambini, l’esibizione della banda popolare dell’Emilia rossa, la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati e molto altro ancora, sembrava mancare qualcosa nel repertorio di una sinistra che all’impegno di una seria politica di governo della città continua ad anteporre spot elettorali ed annunci di facile appeal. E così ecco d’un tratto materializzarsi l’ombra romana del contestatissimo sindaco Marino con l’istituzione del registro delle unioni civili e il regolamento comunale contro le discriminazioni per motivi sessuali o causate dall’identità di genere (transgender). Il centrosinistra reatino, figlio di una cultura materialista e scientista, in commissione Statuto e Regolamenti convocata per stamattina (fortunatamente andata deserta per ben due volte anche grazie al pudore di qualche consigliere di maggioranza che ne fa parte) ha pensato bene di profondere tutti i suoi sforzi tentando di trattare due argomenti che, evidentemente, ritiene talmente prioritari da determinare una svolta alla crisi occupazionale, economica e sociale che vive il nostro territorio.
Si crede davvero che questo sia quello che chiedono i cittadini reatini? O forse sarebbe meglio occuparsi di come venire incontro alle famiglie con figli a carico che non possono più pagare l’Imu o la Tasi piuttosto che la Tari perché monoreddito con l’unica entrata mensile assicurata dalla indennità di mobilità o dalla cassa integrazione?
Ed ancora di come assicurare servizi sociali di qualità senza per questo dover ricorrere necessariamente a pseudo- esternalizzazioni? O di come è possibile calmierare le rette di ricovero dell’ex-Manni senza dover rapinare ai pensionati l’intera indennità di accompagnamento? E questo senza essere costretti ad istituire un’unica retta da millesettecento euro al mese smaterializzando dalle pieghe del bilancio centomila euro di contributo regionale per la casa di riposo che ancora non è chiaro quale fine abbiano fatto.
Forse sono state meglio impiegate nel finanziarie attività di natura ludico-ricreativa che poco o niente ha a che fare con le finalità dell’Assessorato alle Politiche Sociali.
Noi crediamo che oggi sia prioritario decidere quali incentivi fiscali, a livello di imposte municipali, sia possibile mettere a disposizione degli artigiani e dei commercianti che quotidianamente abbassano le saracinesche dei loro negozi, invece di preoccuparsi su come assicurare ai transessuali una corsia preferenziale per entrare a far parte del mondo del lavoro, così come recita l’art. 2 del vostro regolamento comunale.
Occupiamoci piuttosto di tutti i disoccupati, e non di una parte di essi, dei giovani laureati che emigrano all’estero, dei cassaintegrati, delle donne sole con figli a carico.
Porti il sindaco in Consiglio comunale la Rieti-Torano per discutere del tracciato alternativo già votato dal Comune di Cittaducale per mettere definitivamente la parola fine ad un’opera incompiuta da quarant’anni e che può sicuramente giovare al nostro territorio.
Discuta della possibilità di mettere a disposizione sgravi fiscali a favore di chi vuole intraprendere un’attività autonoma all’interno dei capannoni di quella parte del nucleo industriale che ricade sul territorio comunale di Rieti. Faccia insomma ciò di cui ha bisogno Rieti che sta languendo esanime sotto i colpi inferti da una politica malata incapace di andare oltre lo spot elettorale.
Le cosiddette marchette non interessano più a nessuno. Le battaglie ideologiche, che tanto piacciono a questo modo di essere sinistra, devono necessariamente lasciare il posto alla capacità o meno di un’amministrazione, di qualsiasi colore politico essa sia, di saper rispondere alle sfide del proprio tempo”. Foto: RietiLife ©

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