(Simone Fioretti – Il Messaggero Rieti) Due angeli che da anni lavorano per le emergenze della sanità reatina vivono l’emozione più grande della loro vita, quella di far nascere un bambino. Tutto è accaduto la scorsa notte: alla centrale del 118 alle 3,30 arriva la chiamata di una signora georgiana che, da qualche anno, risiede in un piccolo borgo. La donna ha le doglie. Vive a Montorio in Valle, sperduta frazione di Pozzaglia, e l’infermiere professionale Francesco Michiorri e il suo collega di equipaggio, il soccorritore Massimo Festuccia, dopo averla fatta salire nel mezzo di soccorso riescono a malapena ad arrivare a Osteria Nuova, da dove erano partiti, quando sono costretti a fermarsi. Saranno loro, nel cuore della notte, a dare alla luce il piccolo bimbo che non aveva voglia di aspettare l’arrivo in ospedale. «Ci siamo accorti che non c’era più tempo – racconta emozionato Massimo Festuccia – abbiamo subito chiamato l’auto medica, ma dopo qualche minuto il bimbo è nato tra le nostre mani». Stessa gioia per Francesco Michiorri: «dopo tanti anni di servizio non mi era mai capitata una cosa del genere. Queste cose si vedono in televisione, quando ti trovi ad affrontarle è un’altra cosa». Ma loro sono stati abilissimi ad aiutare la donna, dimostrando che quando è la professionalità e il senso del dovere a dettare le procedure del protocollo, nulla è impossibile. «Si è consumato tutto in pochi minuti – raccontano i due operatori del 118 di Osteria Nuova – all’arrivo dell’automedica, intorno alle 4, il bambino era nato e non ha avuto bisogno di nessun supporto di emergenza. Sta bene e presto tornerà a casa». I rischi potevano essere molti, ma tutto è andato bene, grazie alla determinazione degli operatori. Una notte indimenticabile, come la festa che ha accolto il loro ritorno all’unità operativa. Visibilmente emozionati è stato regalato loro un fiocco azzurro nel bar dalla signora Graziella al «Nemo Dubitat», crocevia di incontri ad Osteria Nuova, per festeggiare il lieto evento. Ora il piccolo nato, ha due padrini speciali, che non dimenticheranno mai la notte più bella della loro vita. Foto (archivio): RietiLife ©