Venerdì 10 ottobre, alle ore 17.30 all’interno del centro commerciale i Cubi di Villa Reatina, si svolgerà un incontro organizzato dall’associazione Area Rieti per presentare il bilancio finale del Merkatino 2014; verranno inoltre illustrate le linee programmatiche delle attività future dell’associazione stessa. DE MARCO “Il Merkatino del libro usato 2014 – ha dichiarato Morena De Marco responsabile organizzativa dell’iniziativa – ha registrato un successo che ha superato le più rosee aspettative. Accanto all’aggravarsi della crisi economica, che ha sicuramente portato più famiglie ad usufruire del nostro servizio, e al consolidarsi dopo 20 anni di una cultura del libro usato, sicuramente un ruolo centrale è stato giocato dalla posizione. Vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare tutti gli operatori commerciali dei Cubi, con in quali si è creato uno splendido rapporto umano nel corso dei 4 mesi circa di attività. I numeri di quest’anno parlano in modo chiaro: 26.700 euro fatti risparmiare sull’acquisto dei libri, 22.100 recuperati dalle famiglie grazie alla vendita, per un totale di 48.800 euro di risparmio per le quasi 1000 famiglie che si sono rivolte a noi. Circa 50 euro netti a testa che sono rientrati nel bilancio dei reatini, di cui siamo estremamente orgogliosi, perchè al contrario degli 80euro in busta paga di Renzi sono reali e concreti, e non sono una mancia elettorale!”. COSTINI “Dal Merkatino 2014 – ha dichiarato Chicco Costini, portavoce dell’associazione -riparte con entusiasmo la stagione politica della nostra comunità. In questi 4 mesi, con oltre 15 volontari impegnati a tempo pieno, abbiamo voluto non solo rendere un servizio alla città, come facciamo da 20 anni, ma anche dimostrare che esiste un atteggiamento ‘positivo’ per affrontare la crisi. Rifiutare di arrendersi, non considerare la drammatica situazione che stiamo vivendo a Rieti ed in Italia un qualcosa di ineluttabile. Questa crisi è figlia del fallimento di un modello sociale e culturale,quello neo liberista, che ci è stato imposto violentemente attraverso l’unione europea. Noi siamo convinti che a questo ci si possa opporre, rifiutando i dogmi del politicamente corretto che ci vengono quotidianamente veicolati. Di fronte ad una sinistra che ha svenduto la sua cultura sociale agli interessi degli speculatori e delle banche, noi ribadiamo con forza che la vita non è merce: non si comprano i figli per soddisfare i capricci degli omosessuali, non si ‘paga’ il licenziamento ingiusto di un lavoratore, per soddisfare l’interesse del capitale, non si permette l’invasione della propria terra, per permettere ai mercanti di schiavi di trasferire in Europa manodopera a basso costo. Non ci piegheremo agli interessi di un gruppo di oligarchi, che su questa crisi stanno accrescendo a dismisura la loro ricchezza. Il lavoro è dignità, i figli sono amore, la terra è identità, Siamo convinti che oggi sia necessario ricostruire un fronte compatto, che vada oltre il vecchio centrodestra, che trovi su valori comuni e battaglie condivise la propria ragion d’essere. Immaginare schieramenti in cui coesistano coloro che si battono per la difesa della sovranità, per i valori naturali con gli autori di Mare Nostrum non è concepibile. Ed anche a Rieti è giunto il momento di capire chi realmente ha intenzione di contrastare il disastro di una giunta di inetti, che ha dimostrato che dietro agli slogan non c’era nulla, se non l’interesse di alcuni pochi. Ricostruire a Rieti un fronte che dia voce non agli interessi di qualcuno, ma alla rabbia di una città che vede piano piano dissolversi qualsiasi speranza di rinascita. Ecco da venerdì iniziamo un nuovo cammino, al di là delle sigle, delle appartenenze vere o presunte. C’è una guerra da combattere, è giunta l’ora di decidere quale divisa indossare”. Foto (archivio) RietiLife ©