Il governatore Zingaretti risponde al Sindaco Simone Petrangeli che nei giorni scorsi gli aveva chiesto di chiarire la situazione della sanità reatina (leggi la lettera). Il presidente della Regione ha firmato una lunga lettera al primo cittadino reatino, che riportiamo di seguito.
“Gentile Sindaco,
colgo l’occasione della tua lettera, di cui ti ringrazio, per scrivere anche a tutti i sindaci del reatino e ai rappresentanti istituzionali del territorio. Come sai, abbiamo molto a cuore le istanze espresse dai cittadini della provincia di Rieti per il futuro della loro sanità. La Regione è impegnata nella sfida di riqualificare il sistema sanitario del Lazio portandolo finalmente fuori da una lunga fase critica. L’orizzonte che ci siamo dati, attraverso una profonda riorganizzazione dell’intero sistema, è quello dell’uscita dalla fase di commissariamento per il Piano di rientro, che dura ormai da circa 8 anni. Per voltare pagina, stiamo costruendo una nuova sanità, più efficiente con meno sprechi e più vicina ai bisogni delle persone. Una sfida che non si vince con i tagli, ma garantendo e migliorando i livelli essenziali di assistenza.
E’ una sfida al cambiamento, nell’organizzazione e nell’offerta di assistenza, che si vince superando pigrizie, corporativismi e rendite di posizione. Bisogna innovare.
Questo processo, che abbiamo già avviato con alcune azioni molto concrete, naturalmente vale anche per Rieti e la sua provincia. L’impegno e la proposta che abbiamo elaborato, e che troverà attuazione in un decreto, tengono conto dei numeri e degli obiettivi di sostenibilità economica, che sono importanti, ma non sufficienti a definire un sistema complesso che ha come missione primaria quella di garantire il diritto alla salute riconosciuto dalla Costituzione. È quindi naturale che la Regione presti attenzione ai cittadini residenti nelle aree con modeste dimensioni demografiche.
Con i Programmi Operativi 2013-2015, per la prima volta, si opera uno spostamento di risorse dall’ospedale al territorio, attraverso la continuità dell’assistenza, la medicina d’iniziativa con la presa in carico dei pazienti cronici e il potenziamento dei presidi sanitari, nella garanzia dell’appropriatezza delle prestazioni.
È a questi requisiti che risponde anche la costruzione della nuova sanità reatina, a partire dalle precise direttive che ho impartito agli uffici per il potenziamento del presidio ospedaliero San Camillo De Lellis, dove vengono mantenute e ampliate tutte le specialità presenti, nelle varie aree medica (compresa oncologia), chirurgica, specialistica. Il DEA di I livello è il riferimento provinciale della rete dell’emergenza, punto della rete cardiologica e traumatologica e centro perinatale, inoltre viene inserito all’interno della rete ictus con l’istituzione della stroke unit che prima non c’era.
Il numero complessivo dei posti letto dell’ospedale De Lellis, sia per la parte ordinaria che per i Day Hospital, viene incrementato di 38 posti letto, comprensivi di riabilitazione e lungodegenza, che prima non c’erano. Ostetricia, Pediatria e Neonatologia rimarranno con i loro letti come riferimento provinciale e, come richiesto dalla ASL, verranno attivati processi di clinicizzazione in collaborazione con l’Università La Sapienza, già dichiaratasi disponibile.
La Regione colmerà il deficit storico di posti letto di lungodegenza e riabilitazione della provincia, anche attivando dopo decenni la struttura di Poggio Mirteto, dopo che la Asl avrà svolto tutte le procedure amministrative. Allo stesso modo daremo soluzione all’accreditamento di strutture di riabilitazione per bambini nella città di Rieti.
L’uscita dal commissariamento permetterà di superare il blocco del turn over che attualmente siamo riusciti a portare dal 10 al 15% rispetto ai cessati all’anno precedente. Vogliamo procedere, per superare una lunga fase di precariato e aprire una stagione di inserimento di giovani generazioni di medici e di operatori nelle professioni sanitarie all’interno del sistema.
Abbiamo deciso nei Programmi Operativi di valorizzare il personale sanitario partendo dalla dirigenza infermieristica come elemento di cambiamento dei processi organizzativi: un percorso atteso da oltre 10 anni in questa regione.
A breve, sarà inaugurata la Casa della Salute nella struttura di Magliano Sabina, in accordo con l’amministrazione comunale, struttura che viene organizzata in base al modello della presa in carico dei malati cronici. Fa parte del progetto anche l’avvio di un percorso di collaborazione integrata con l’ospedale di Civita Castellana. E’ stato inoltre predisposto l’accordo con la regione Umbria così come richiesto anche dalle OO.SS. per la regolamentazione della mobilità sanitaria.
Per il presidio di Amatrice, infine, abbiamo chiesto che sia riconosciuto come Ospedale di zona disagiata. Così da fugare ogni dubbio sulle nostre intenzioni. Proprio in queste ore, abbiamo ricevuto risposta positiva dal Ministero della Salute su questa opportunità. Come vedi, finalmente, si torna a investire e a crescere, riorganizzando tutto il sistema.
Stiamo riducendo sprechi e migliorando la sanità regionale, anche a Rieti. Ed è finita la stagione dei tagli. Ora per questa sfida che abbiamo intrapreso, e che ci porterà ad una sanità moderna e più efficiente, chiediamo il sostegno e la condivisione di tutti, a partire dai cittadini. Insieme ce la faremo.”
Foto (archivio) RietiLife ©