Nuova assemblea di associazioni, cittadini e operatori sanitari a difesa della sanità reatina. Martedì 30 settembre alle 17.30 agli Archi del Vescovado nuovo incontro per fae il punto della situazione. In quell’occasione, gli organizzatori attendono “atti scritti e di valore concreto che restituiscano fiducia ad una popolazione ormai esasperata”. Gli atti scritti dovrebbero essere risposte della Regione, a cui sono state inviate delle richieste: “L’assemblea permanente nei lavori della giornata del 27 agosto ultimo scorso – fanno sapere – tenutasi nella Casa di Accoglienza Alcli Giorgio e Silvia, considerato che l’Ospedale De Lellis è l’unico rimasto nella Provincia e che ha bisogno di un immediato intervento ed in prospettiva di un rilancio, a tutela del diritto alla salute e dell’applicazione del principio di uguaglianza fra i cittadini della Regione Lazio in tema di cure e di assistenza, ha stabilito all’unanimità di richiedere in forma scritta al Presidente Zingaretti modifiche/deroghe ai precedenti decreti ed ai programmi operativi in corso di adozione, con l’inserimento delle seguenti richieste emerse durante l’assemblea, di oltre 500 cittadini: 1) Riconoscimento immediato e conseguente decretazione d’urgenza, delle peculiarità geografiche ed epidemiologiche (incremento della età media, della incidenza di patologie cronico/degenerative e di una rete stradale disagevole) del territorio provinciale di Rieti ai fini della accessibilità alle cure, con relativa inapplicabilità presente e futura dei vincoli numerici imposti dal decreto/regolamento Lorenzin del 5 Agosto 2014; 2) Immediata revoca dei decreti sul declassamento laboratorio analisi, centro trasfusionale e neonatologia che passa, quest’ultima, da secondo a primo livello e assoluto mantenimento di tutte le linee di attività cliniche esistenti; 3) Immediata ed indifferibile concessione delle deroghe di figure professionali sanitarie in aree critiche e strategiche dell’Ospedale S. Camillo de Lellis ormai allo stremo e sull’orlo della chiusura, per garantire la continuità assistenziale; assicurazione degli standard minimi di personale definiti dalla regione per il lavoro in sicurezza degli operatori per la garanzia di cura anche al fine di ricondurre la mobilità passiva soprattutto extra regionale nei limiti fisiologici; 4) Copertura totale degli organici con sostituzione progressiva di tutte le figure professionali non più in servizio per pensionamento o trasferimento, per garantire la piena funzionalità delle strutture e dei servizi; 5) Approvazione ed attivazione di nuovi servizi da inserire nella realtà reatina per rispondere alle esigenze della moderna medicina (medicina nucleare ecc); 6) Attivazione di processi di clinicizzazione a garanzia della qualità e della specializzazione delle prestazioni; 7) Riconoscimento ed assegnazione dei posti letto di riabilitazione ospedaliera post acuzie, lungodegenza post acuzie mai attivati a Rieti (oltre 110 posti letto), anche ai fini del computo delle unità operative assegnabili. Adeguamento delle strutture per trattamento riabilitativo territoriale, e posti letto di RSA, ai fini della salvaguardia della autonomia dell’intero territorio; 8) Conferma per il Presidio Ospedaliero di Amatrice, di quanto previsto dal Decreto Commissariale 80/2010 e attivazione di posti letto di riabilitazione/intensità di cura; 9) Riconoscimento delle funzioni di vigilanza e controllo da parte dei cittadini in forma singola o associata ai sensi e nello spirito della legge 328/2000″. Foto (archivio) RietiLife ©