FATTURE FALSE E TASSE NON PAGATE, LA FINANZA SEQUESTRA 7 IMMOBILI A IMPRENDITORI REATINI

EVASIONE FISCALE E CONTRIBUTIVA: SEQUESTRATI IMMOBILI PER UN VALORE PARI A 250.000 EURO. Prosegue l’attività dei finanzieri del Comando Provinciale di Rieti a tutela dei crediti erariali. Nell’ottica di una precisa strategia d’intervento fondata essenzialmente sull’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati dagli evasori, sono state eseguite due distinte operazioni. La prima ha portato al sequestro di 6 immobili tra abitazioni, magazzini e terreni ed è stata la conseguenza di una verifica fiscale effettuata nei confronti di una società situata nella bassa sabina, operante nel settore manifatturiero. L’articolata attività ispettiva fiscale aveva permesso al Nucleo di polizia tributaria di accertare che la società, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2012, aveva omesso di dichiarare all’erario circa 600.000 euro di elementi positivi di reddito ai fini delle imposte dirette avvalendosi, tra l’altro, di fatture relative ad operazioni inesistenti finalizzate ad abbattere la base imponibile da assoggettare a tassazione. La verifica si concludeva con la segnalazione alla locale Autorità Giudiziaria di n.10 persone per i citati reati fiscali di cui al D.Lgs. 74/2000 e con la richiesta di sequestro “per equivalente” dei beni di proprietà dei due rappresentanti della società al fine di tutelare il credito erariale. Il Tribunale di Rieti, accogliendo le richieste del Pubblico Ministero e confermando la sussistenza circa il fumus dei reati contestati, emetteva apposito decreto di sequestro di sei immobili, ubicati nelle province di Rieti e Teramo, per un valore equivalente di oltre 200.000 euro, a garanzia del recupero delle imposte evase. Contestualmente a tale operazione, sempre i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, davano esecuzione ad altro provvedimento della locale Autorità Giudiziaria, ponendo sotto sequestro un appartamento di proprietà di un rappresentante legale di altra società reatina operante nel settore della ristorazione, il quale per un’intera annualità di imposta aveva omesso di versare le ritenute risultanti dalla certificazione prevista per i sostituti di imposta pari a circa 50.000 Euro. (da comunicato del comando provinciale della Guardia di Finanza). Foto: RietiLife ©

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