(iltempo.it, Augusto Parboni) È tutto raddoppiato. I guai giudiziari, gli anni e i faldoni. La bufera che ha travolto i politici del Partito democratico per la gestione dei fondi del Gruppo alla Regione Lazio è diventata un vero e proprio tsunami. L’inchiesta sull’uso di soldi pubblici per interessi privati è infatti diventata una tempesta che sta travolgendo decine di politici e di imprenditori. La procura di Rieti, che coordina gli investigatori della Guardia di Finanza, ha infatti allargato a macchia d’olio le indagini negli ultimi mesi, arrivando a scoprire un «sistema consolidato» in grado di spendere denaro in maniera illecita, quindi, non per interessi pubblici, come campagne elettorali. Ma cosa è raddoppiato? Dai 14 politici indagati, cioè tutti gli ex consiglieri regionali del Pd alla Pisana nella legislatura che aveva come presidente Renata Polverini, si è passati a 30 persone finite sotto indagine da parte delle Fiamme Gialle. Tra i politici coinvolti, (tutti gli ex consiglieri Pd alla Regione Lazio), l’ex capogruppo Esterino Montino e attuale sindaco di Fiumicino, l’ex capo segreteria del sindaco di Roma Enzo Foschi, l’ex tesoriere e consigliere del Pd Mario Perilli e l’ex consigliere Giuseppe Parroncini. E adesso, sotto indagine degli investigatori, anche imprenditori (molti sono ristoratori, albergatori e titolari di enoteche) e altri politici del centrosinistra. Anche gli anni sono aumentati. All’inizio, infatti, gli accertamenti facevano riferimento ai soldi spesi fino al 2011. Ora, nelle migliaia di carte che compongono il procedimento penale per peculato, falso e finanziamento illecito, anche gli anni 2012 e 2013. Insomma, la legislatura Polverini.
Tutto il bilancio di questi anni, dunque, è all’attenzione della procura e della Guardia di Finanza. Secondo le indagini il denaro pubblico sarebbe stato usato per regali di Natale a gionalisti televisivi, per organizzare cene e pranzi in aziende agricole e ristoranti, per acquistare vino e alcol in enoteche, per consulenze legali e per convegni. E per far luce su questo giro di denaro del Gruppo regionale del centrosinistra, gli investigatori stanno esaminando migliaia e migliaia di fatture che sono state emesse dai politici e ricevute dagli imprenditori.
Un lavoro che, finora, ha fatto sedere di fronte ai finanzieri oltre 300 persone informate sui fatti che in un modo o nell’altro hanno avuto a che fare con le spese del Partito democratico.
Molte anche molte perquisizioni sono state effettuate in questi mesi, durante le quali è stato messo agli atti materiale utile a verificare la responsabilità di chi avrebbe usato denaro pubblico per fini personali e non per organizzare campagne elettorali o appuntamenti finalizzati a coinvolgere i cittadini nelle iniziative politiche.
Le indagini, comunque, non sono terminate, tanto che gli interrogatori continuano, come l’esame delle presunte fatture false. E non è escluso che gli accertamenti possano allargarsi anche alla politica nazionale. Foto (archivio) RietiLife ©