Si riaccende il dibattito sul posto di polizia alla stazione ferroviaria di Rieti. A tornare sul tema è il Diccap. “Il Diccap, sindacato autonomo di Polizia Municipale, in riferimento all’ufficio di Polizia Municipale istituito qualche settimana fa presso la stazione ferroviaria – fanno sapere dal sindacato – a seguito della richiesta di risposte concrete circa le modalità di espletamento del servizio in questione, a tutela di un interesse pubblico di garantire una sicurezza per i cittadini e per l’operatore in primis, peraltro puntualmente disattese e di cui non si è avuta risposta, si vede costretto a tirare le somme dopo circa un mese di servizio espletato dagli esigui operatori assegnati a tale ufficio, spesso svolto singolarmente, non garantendo ad essi di poter lavorare in sicurezza e quindi offrire un valido presidio di polizia per gli utenti. Questa organizzazione sindacale – aggiunge – auspicherebbe che l’ufficio ‘de quo’ fosse gestito tramite una programmazione concreta e reale, non come avviene attualmente con un servizio estemporaneo, inefficace ed inconcludente, quindi privo di risultati veri ma di pura facciata in pieno stile gattopardesco, con l’unico effetto di mettere in serio pericolo l’operatore presente che sicuramente ha una capacità operativa limitata o perfino inesistente se svolta in condizioni di non avere nell’ufficio neanche gli strumenti per lavorare dignitosamente. Probabilmente l’immagine della garitta della Polizia Municipale, posizionata a pochi metri dalla postazione del nuovo ufficio, completamente degradata e coperta di scritte non proprio ripetibili, è segno tangibile del degrado della città e di un Comando che meriterebbe un’immagine diversa di sé, frutto dell’abnegazione al lavoro e della dedizione e della professionalità che finora l’ha contraddistinto”. Foto: DICCAP ©