Sulla sanità interviene anche la segreteria provinciale del Partito democratico, all’indomani delle parole di Melilli (leggi), e nel giorno delle riflessioni di Cicchetti (leggi) e dei sindacati (leggi) Di seguito la nota del Pd.
In questi giorni abbiamo seguito con attenzione la vicenda del comune di Amatrice dove il sindaco Sergio Pirozzi vuole indire un referendum per distaccarsi dalla Regione Lazio per il mancato riconoscimento – dice il primo cittadino – dell’Ospedale Grifoni come presidio di area disagiata. Ci preme prima di tutto ricordare al Sindaco Pirozzi che le amministrazioni lavorano ed operano nell’interesse dei cittadini e che, non fanno barricate dettate da semplice populismo ma sono chiamati dagli stessi cittadini a formulare proposte concrete e realizzabili. Riteniamo che le battaglie necessarie per mantenere i servizi al cittadino siano sempre e comunque condivisibili, altresì questo battage mediatico sulla secessione dal Lazio ci sembra pretestuoso, ipocrita e tutto politico. Nella nota del Presidente Zingaretti di qualche giorno fa e nella lettera ai Sindaci della Provincia di Rieti dell’Onorevole Melilli è chiaro il messaggio che l’amministrazione regionale, così come i rappresentanti politici non hanno abbandonato la nostra terra, ma al contrario stanno dialogando con gli amministratori per trovare insieme le migliori soluzioni; così come sta accadendo in altre zone della Regione e come è accaduto in altri comuni della nostra Provincia. Per onorare il compito che è stato dato dai cittadini ad una amministrazione servono raziocinio e competenza, a niente portano atteggiamenti di “pancia” ed istintivi. Leggiamo in una nota del sindaco Pirozzi che non ha intenzione di dialogare con i nostri rappresentanti politici ma vuole come suo unico interlocutore il Presidente Zingaretti, l’affermazione ci appare piuttosto confusa e contraddittoria. Il Sindaco Pirozzi vuole o no che Amatrice si distacchi dalla regione Lazio? Diciamo allora che forse il Sindaco Pirozzi poteva risparmiarsi questa sovraesposizione mediatica (o forse lo ha fatto solo per questo) ed avere un atteggiamento responsabile come hanno fatto altri suoi colleghi, probabilmente ci saremmo risparmiati la farsa del referendum ed il percorso per individuare la soluzione migliore per l’Ospedale Grifoni sarebbe iniziato da tempo. Foto: RietiLife ©