Su La Stampa (leggi online), Davide Barone, sopravvissuto alla tragedia di Varco Sabino, racconta gli ultimi istanti prima dell’impatto al suolo dell’elicottero sul quale stava volando insieme al reatino Angelo D’Angeli e al pavese Idelmo Moro.
«Quando l’elicottero ha iniziato a girare velocemente su stesso non riuscivo più a pensare a niente: ero convinto di essere arrivato alla fine». Davide Barone la morte l’ha vista da vicino domenica mattina, tanto da poter essere definito un «miracolato». Nel suo paese, Bannio Anzino, già parlano di un aiuto «dall’alto» visto che l’incidente è avvenuto il primo giorno della novena della Madonna della Neve, a cui tanti sono devoti in valle Anzasca. Il tecnico di elicotteri ossolano, 36 anni, è l’unico sopravvissuto della tragedia che in provincia di Rieti ha visto precipitare un elicottero dell’Eliossola, di quelli utilizzati per il servizio antincendio: sono morti il pilota Idelmo Moro, 60 anni di Pavia, e l’altra persona a bordo, Angelo D’Angelo, 67 anni residente a Rieti. Davide Barone da domenica sera è ricoverato nel reparto di traumatologia del Policlinico Gemelli di Roma: è stato operato per una frattura alla caviglia, ha ancora forti dolori a una spalla e problemi a qualche vertebra. «Sono piccole ammaccature: posso dire che mi è andata bene» afferma il tecnico che da circa quindici anni lavora con gli elicotteri e spesso, nell’ultimo periodo, era impegnato nella base laziale visto l’appalto che la società per cui lavora – l’Eliossola appunto – ha con la Regione Lazio.
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©