LO SFOGO DI PAPALIA SU FACEBOOK: “ATTENDERE CON PAZIENZA E CORAGGIO…”

Post di Gaetano Papalia su facebook sulla vicenda della presunta truffa allo Stato (leggi1leggi2)

«Immagino lo smarrimento interiore dei miei amici nel leggere sui giornali che sono indagato per truffa allo Stato, al quale avrei sottratto 57 milioni di europee comprarmi ville e auto di lusso, spendendo la mia vita tra serata mondane e bagordi vari. Immagino cosa abbiano potuto pensare tutte quelle persone che mi hanno sempre dimostrato la loro stima, la loro simpatia, il loro affetto. Provate anche voi ad immaginare quanto dolore sia scoppiato nel cuore di mia figlia, non tanto per le terribili accuse rivoltemi di cui conosce l’infondatezza, quanto piuttosto per la consapevolezza della sofferenza con cui ben sapeva che io stesso avrei vissuto questi momenti. “Papà devi smentire queste calunnie. Fai un comunicato, una conferenza-stampa, ma non puoi rimanere in silenzio!”. Altro che silenzio, avrei voluto gridarla la mia rabbia mentre il mio avvocato mi invitata invece alla calma: “Stai tranquillo Gaetano, le tue ragioni saranno le aule di giustizia a riconoscertele. Non badare ai giornali altrimenti ti fai solo il sangue amaro”. Non è facile ed io non ce la faccio proprio a farmi scivolare addosso quelle accuse infamanti. Capisco il mio amico avvocato: dire che si tratta di un clamoroso errore giudiziario non serve proprio a niente perché, d’altra parte, tutti si dichiarano innocenti quando sono indagati. Perciò devo solo attendere con la pazienza ed il coraggio di chi non ha neanche bisogno di interrogare la propria coscienza per capire se qualche pur minima colpa possa esserci stata. Severo come sono sempre stato con me stesso rispondo con un NO a caratteri cubitali, perché sono sicuro di essermi comportato con assoluta correttezza e perché quelle nefandezze di cui mi si accusa, io le ho sempre combattute nella mia vita. Se anche i miei amici avranno pazienza, non rimarranno delusi». Foto: RietiLife ©

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