Il presidente del consiglio comunale di Rieti, Gian Piero Marroni, risponde ad Allenaza per Rieti sul tema dell’anagrafe degli eletti. I consiglieri Donati e Marchili hanno presentato una mozione (scarica: Mozione Alleanza per Rieti per Anagrafe degli eletti) ed hanno ottenuto una prima risposta da Marroni. «Nei giorni scorsi la presentazione di una mozione del gruppo Alleanza per Rieti, riguardante l’implementazione e la messa a punto dell’Anagrafe degli eletti – ha dichiarato Marroni – ha portato a qualche giudizio distorto nei confronti dell’Amministrazione comunale su questo importante settore. L’iniziativa dei Consiglieri comunali di Alleanza per Rieti sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale. Lo spirito della proposta, anche per essere stato, come da loro ricordato, uno dei proponenti da Consigliere comunale nel 2010, è quello di far conoscere il lavoro svolto dai Consiglieri all’interno dell’Ente, con il quadro delle presenze, gli atti presentati, le interrogazioni e gli ordini del giorno. Ritengo questa proposta giusta, perché credo sia importante che i cittadini abbiano contezza del lavoro portato avanti dai loro eletti. Non è giusto, tuttavia, affermare che il Comune ha abbandonato la trasparenza visto che dal settembre 2012 è un impegno di questa Amministrazione e del sottoscritto. Basta andare sul sito del Comune per rendersi conto che nella sezione “Amministrazione trasparente” si trovano tutti i dati sugli amministratori comunali, le spese per consulenti, collaboratori, incarichi esterni e legali, la spesa per i dirigenti e altro ancora. Vorrei ricordare che proprio “Il Sole 24 Ore” nel giugno del 2013 ha pubblicato un rapporto sui costi occulti della politica, redatto dall’Ispettorato della Funzione Pubblica in collaborazione con la Guardia di Finanza, in cui venivano riportati i dati relativi alle consulenze esterne e ai contratti ex articolo 90 occultati e tenuti nascosti dalle Amministrazioni e dal quale emergeva che il Comune di Rieti, negli anni 2009-2011 (Giunta Emili), occultò ben 1297 contratti tra incarichi professionali e consulenze per un valore di quasi 5 milioni di euro. Oggi, grazie a noi, i cittadini possono conoscere, proprio attraverso il sito, ogni spesa del Comune, ogni euro che esce è rintracciabile, sull’Albo pretorio sono pubblicate determine e delibere, bandi e avvisi, quindi ogni provvedimento è consultabile proprio nell’ottica della massima trasparenza. Questo non mi esime dal dire che lo strumento deve essere ancora migliorato, mi dispiace tuttavia che per fare polemica a tutti i costi, e nel tentativo di gettare sempre qualche ombra sul Comune, non si riconosca all’Amministrazione Petrangeli lo sforzo che ha già portato a un profondo cambiamento nel settore della trasparenza amministrativa». Foto (archivio) RietiLife ©