C’è davvero mezzo mondo a Rieti grazie a Composit New Music Festival che per il terzo anno consecutivo promuove una iniziativa capace di portare nel centro d’Italia numerosi talenti provenienti da tante parti del pianeta. I partecipanti arrivano quest’anno da America, Austria, Canada, Corea del Sud, Francia, India, Inghilterra, Irlanda, Italia, Spagna e Turchia. Il Festival, autoprodotto e autofinanziato, è diretto dal giovane reatino Davide Ianni, oggi compositore presso la Boston University, negli Stati Uniti, dove vive. La sua musica è stata eseguita e commissionata sia in Europa che in America, da solisti e formazioni di livello internazionale. Al festival prendono parte docenti di fama internazionale come il Direttore Marco Angius, i compositori Philippe Leroux, Josuha Fineberg, Davide Ianni, Marta Gentilucci e l’ingegnere del suono Emmanuel Jourdan. Soddisfatto di queste presenze Maurizio Chiarinelli presidente della Sabina Universitas, che a Palazzo Dosi ospita un fitto calendario di incontri e seminari. Impegnati 18 compositori, 3 direttori d’orchestra e 9 performers. A loro Chiarinelli ha portato il suo saluto: “Al di la del livello, sicuramente alto, del corso – ha detto Chiarinelli – si tratta di due settimane molto intense fatte di lezioni, concerti ed occasioni d’incontro. Quando si è aperti alle conoscenze e al dialogo spesso le cose vengono da sole. Ci è sembrato fin da subito interessante accogliere ragazzi provenienti da tanti paesi del mondo. Spero abbiano apprezzato l’ospitalità e possano tornare in futuro a trovarci”. E dopo i concerti dello scorso fine settimana si chiude questo week end con due appuntamenti, entrambi all’Auditorium Varrone alle ore 21.30. In programma sabato 12 e domenica 13 luglio l’esibizione dei compositori ospiti con l’Ensemble in residence. Le musiche eseguite dagli artisti, saranno tratte dal repertorio classico-contemporaneo e composizioni originali dell`atelier dei compositori. Vedranno protagonisti strumenti come il flauto, il clarinetto, la chitarra, la fisarmonica, le percussioni, il pianoforte, il violino e il violoncello. L’ingresso è gratuito. Foto (archivio) RietiLife ©