C’è un altro reatino coinvolto nell’inchiesta sul presunto giro di mazzette per i lavori della ricostruzione de L’Aquila. Si tratta di Carlo Cricchi, che risulta indagato dalla procura aquilana insieme ad altre sedici persone. Stamattina arresti domiciliari di Patrizio Cricchi (leggi). Sono in totale 17 gli indagati nell’ambito dell’inchiesta su presunte tangenti nella ricostruzione post terremoto per ottenere appalti per il recupero di beni culturali ed ecclesiastici. Si tratta di funzionari della direzione regionale dei beni culturali, professionisti, tecnici e imprenditori. I reati che sono stati contestati a vario titolo sono corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, distruzione e occultamento di atti veri, uso di atto falso, turbativa d’asta, millantato credito, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Nel corso dell’operazione sono state effettuate 25 perquisizioni sia a persone fisiche che giuridiche, oltre che a L’Aquila e Avezzano (L’Aquila) anche a Roma, Bologna, Pescara, Rieti e Chieti. Tra i soggetti destinatari di perquisizione architetti, ingegneri, imprenditori, faccendieri, ma anche avvocati del foro romano e bolognese. Tra le ditte perquisite uffici di aziende aquilane, avezzanesi, chietine, romane, reatine, pescaresi. Foto: RietiLife ©