Nuovo intervento del consigliere comunale di minoranza, Andrea Sebastiani, che ritiene “illegittimo l’ulteriore annullamento del bando per la scelta del medico competente da parte del Comune di Rieti”. Di seguito l’intervento integrale. Quello che avevo pronosticato durante una delle ultime Commissione Controllo e Garanzia si è puntualmente avverato. Nonostante l’epilogo sia palesemente illegittimo e in contrasto con la normativa vigente in tema appalti pubblici, l’Amministrazione ha ugualmente deciso di procedere all’annullamento dell’ultimo bando pubblico per la scelta del medico competente che effettua, per legge, tutti quegli adempimenti necessari alla tutela della salute e della sicurezza all’interno dell’ente. Obbligo previsto per qualsiasi datore di lavoro, pubblico e privato. Dopo ben cinque annullamenti, cui sono seguiti altrettanti nuovi bandi, l’ultimo, dopo aver proceduto addirittura all’apertura di 2 delle 7 offerte pervenute, è stato annullato in autotutela con la falsa motivazione dell’assenza dei criteri di valutazione tecnica. Requisito, invece, contenuto nell’avviso, a differenza di quanto scrive la D.ssa De Alfieri, unitamente al criterio organizzativo ed economico per i quali vi era anche indicato il relativo punteggio attribuibile dalla commissione esaminatrice. Oggi il Comune spende circa 115 mila euro in tre anni per l’attività professionale svolta dall’attuale medico. Con l’aggiudicazione delle offerte l’Amministrazione avrebbe conseguito un risparmio di almeno 40 mila euro, 13 mila l’anno, visto che il bando prevedeva l’aggiudicazione al miglior offerente partendo da una base d’asta di 75 mila euro. Inadempienza questa, come prevede la legge, che è causa di responsabilità erariale per il dirigente che sarà chiamato personalmente a risponderne nelle sedi competenti. Un atteggiamento che conferma quanto evidenziato dalla segretaria generale nell’ultimo report relativo all’attività dei dirigenti comunali svolta durante il 4° trimestre 2013. Una sorta di autodenuncia sull’operato stesso dell’Amministrazione che conferma i dubbi che una parte della minoranza ha denunciato fin dall’inizio della consiliatura. Appalti di lavori, servizi e forniture frazionati per eludere le norme previste dal Codice Unico degli Appalti che impongono una procedura pubblica per reperire il miglior offerente. Non corretta applicazione delle norme in tema di acquisti e di conferimento degli incarichi a professionisti esterni, mancanza di rispetto delle norme sulla concessione dei contributi ad enti ed associazioni, con conseguente rischio di formazione di debiti fuori bilancio Tutto ciò che da sempre questa Amministrazione, predicando ai quattro venti processi di moralizzazione e di trasparenza, ha criticato alle giunte precedenti nascondendo dietro la patina della legalità gli inciuci che nel frattempo si continuano a perpetrare a danno dei cittadini.