Stamane a Roma, in Via Veneto, sotto al Ministero del Lavoro per la prima volta in circa un secolo di storia, gli ispettori del lavoro hanno deciso di indire una manifestazione nazionale, allo scopo di rivendicare la tutela delle funzioni ispettive e per opporsi decisamente e con fermezza alla campagna denigratoria e diffamatoria contro la categoria portata avanti dai mass media negli ultimi mesi. A prendere parte alla manifestazione anche gli ispettori reatini. LE RICHIESTE “Dopo il suicidio dell’imprenditore Eduardo De Falco di Casalnuovo, dello scorso mese di febbraio, avvenuto il giorno successivo ad un controllo dell’Ispettorato del Lavoro di Napoli nei locali della sua panetteria – fanno sapere gli Ispettori del Lavoro e Tecnici del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – controllo durante il quale gli ispettori hanno semplicemente provveduto ad applicare le leggi vigenti sul territorio dello Stato Italiano, la nostra categoria è stata ingiustamente sottoposta ad un linciaggio mediatico senza precedenti. Gli organi di stampa e soprattutto i programmi televisivi di maggior impatto sul pubblico non hanno riportato correttamente le notizie, travisando i fatti al fine di ottenere facile audience. Da quel momento l’attività degli ispettori viene quotidianamente ostacolata con ingiurie, offese, attacchi verbali e fisici. Chiediamo – continuano gli Ispettori – quindi che venga finalmente fatta chiarezza e che venga ristabilito il giusto rispetto per la nostra figura professionale di funzionari pubblici, e cogliamo l’occasione per rappresentare al Ministero del Lavoro tutte le problematiche inerenti allo svolgimento delle nostre pubbliche funzioni. Pubbliche funzioni che vengono svolte quotidianamente con mezzo proprio, anticipando le relative spese a fronte di un rimborso non adeguato e corrisposto dopo alcuni mesi, accollandosi responsabilità personali senza alcuna copertura assicurativa, svolgendo funzioni di polizia giudiziaria senza alcuna indennità, lavorando ad orari non previsti contrattualmente senza alcuna indennità aggiuntiva. La manifestazione è nata spontaneamente e non è affiliata a nessuna organizzazione precostituita. Manifesteremo per dimostrare tutto il nostro disagio, atteso che i vertici del Ministero del Lavoro non hanno saputo o voluto difendere i propri dipendenti, sottovalutandone le conseguenze”. Foto: ISPETTORI DEL LAVORO ©