Con 121 sì, 35 no e una scheda bianca, i lavoratori della Schneider approvano l’ipotesi di accordo sottoscritta la scorsa settimana al ministero dello Sviluppo. “Si è avuta un grande partecipazione al referendum – ha commentato Luigi D’Antonio, segretario provinciale della Fiom Cgil – e le lavoratrici ed i lavoratori Schneider hanno approvato l’ipotesi. La cosa che ci è dispiaciuta un po’ in questi giorni, è quella che probabilmente non siamo stati capaci fino in fondo di far capire il senso di questo accordo, visto gli equivoci che si sono generati. L’accordo non chiude la vertenza ma, al contrario, la tiene aperta. Questo accordo serve a gestire una fase, vista la scadenza della cassa integrazione ordinaria, in attesa della soluzione industriale che era e rimane il nostro obbiettivo principale, e su quello non molliamo. Con questo accordo teniamo insieme le esigenze di tutti le lavoratrici ed i lavoratori Schneider e teniamo l’azienda dentro un percorso condiviso al Ministero, impegnandola ancor di più ad una soluzione industriale vista anche la conferma del mandato alla Vertus. Lunedì saremo al Ministero del lavoro con la Schneider e sarà quella l’occasione per ribadirle ulteriormente la nostra determinazione a portare avanti la nostra battaglia. Noi la Schneider non la molliamo”. Soddisfatto anche il segretario della Fim Cisl, Giuseppe Ricci: “Ora ci aspettiamo la cosa più importante e cioè la presentazione di un piano di re-industrializzazione anche in considerazione del fatto che alla fine del mese di maggio scade il bando sulla presentazione di manifestazioni di interesse sull’accordo di Programma. Lunedì nell’incontro del ministero del lavoro continuerà il confronto sugli ammortizzatori sociali. La Fim nel riconoscere la situazione drammatica che stanno vivendo i lavoratori e sopratutto le lavoratrici Schneider le ringrazia per la continua loro fiducia che ci hanno dimostrato con il loro voto”. Foto: RietiLife ©