A seguito della scomparsa della giovane Roberta Ciampa, RietiLife ha chiesto alla criminologa reatina Jessica Occhipinti una sua visione sulla questione. “In questi ultimi tempi il numero delle persone scomparse è in sensibile aumento – afferma la criminologa reatina – Da un’analisi in base agli studi fatti e all’esperienza acquisita sul campo, ho appurato che questo fenomeno tende a crescere anche in ragione della crisi economica e coinvolge spesso persone che perdono il lavoro o vittime di disagi sociali. I motivi comunque sono tanti e diversi: si va dall’allontanamento volontario, che è la causa prevalente, a casi di malattia e solitudine, disturbi psicologici o sociali. Analizzando il caso della giovane romana, se si tratta di allontanamento volontario e alcuni elementi ce lo fanno pensare (come la cancellazione del profilo Facebook poco prima della scomparsa), si può pensare al classico disagio che si trasforma in fuga. Spesso e volentieri vengono a crearsi disagi alimentati da un litigio o dalla paura di qualcosa. I dati statistici confermano che i ragazzi che fuggono o si allontanano da casa hanno principalmente un’età compresa tra i 16 ed i 28 anni, perché ad esempio, temono il giudizio di persone care (genitori, parenti fidanzati ecc..). Roberta aveva avuto litigi in famiglia ultimamente? I suoi amici avevano notato in lei un cambiamento umorale? Faceva intendere a qualcuno di vivere in una situazione di disagio? Dare risposte a queste semplici domande può essere un inizio per capire meglio il perché della scomparsa della ragazza”. (M.Carr.) Foto: Matteo VIRILI ©