Prosegue anche nel 2014 il progetto dell’Aci che offre 1000 corsi gratuiti di guida sicura all’anno per tre anni agli stranieri che guidano nel nostro Paese, i quali diffonderanno in famiglia e nelle comunità nazionali il valore del rispetto del Codice delle Strada. L’iniziativa è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero degli Affari esteri, dal Ministro dell’Integrazione e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Il progetto è sostenuto da Sara Assicurazioni. Fino ad oggi sono quasi 2.900 gli automobilisti stranieri nominati “Ambasciatori di Sicurezza Stradale”. Innocenzo De Sanctis dell’Automobil Club Rieti ha dichiarato: “La sicurezza stradale non è una questione di razza o di colore della pelle ma un obiettivo che perseguiamo anche con questa iniziativa improntata ai valori dell’accoglienza e dell’integrazione”. LA SITUAZIONE Gli stranieri rischiano il doppio sulle strade del nostro Paese, dove il 6,4% degli automobilisti italiani è coinvolto in un incidente all’anno mentre per gli stranieri la percentuale sale fino al 13,5%. Se argentini, francesi e tedeschi superano di poco la media italiana, tunisini, ucraini, romeni, marocchini e moldavi sono esposti a un pericolo maggiore. I più a rischio sono gli egiziani, i peruviani, gli albanesi e i cinesi. Difformità di abitudini e di comportamenti rappresentano quindi un pericolo per l’intera collettività, con pesanti ripercussioni economiche oltre che sociali: gli incidenti stradali nel 2012 hanno comportato in Italia 3.653 morti, 264.716 feriti e un danno sociale per quasi 30 miliardi di euro, pari a circa il 2% del PIL. Gli stranieri residenti nel Paese sono 4,75 milioni, di cui 2,6 muniti di patente (1,4 milioni l’hanno conseguita con una scuola guida in Italia). Possiedono più di 3 milioni di automobili e oltre 250.000 moto. La sicurezza stradale è pertanto un obiettivo da perseguire guardando anche ai conducenti stranieri che per lavoro o per turismo circolano in Italia. L’IDEA In quest’ottica Aci ha lanciato una iniziativa, sostenuta da Sara Assicurazioni: un progetto che prevede 1000 corsi gratuiti di guida sicura l’anno per tre anni e la realizzazione di un call center multilingue per consulenza legale e tecnica sui problemi legati alla mobilità. I corsi si svolgono presso il centro Aci-Sara di Vallelunga, uno dei più moderni e attrezzati in Europa. Il progetto ha preso il via lo scorso anno e fino ad oggi oltre 2900 automobilisti stranieri sono stati nominati “Ambasciatori di Sicurezza Stradale”. Anche nel 2014 sono previste 18 giornate, ciascuna con 60 “allievi” che raggiungeranno Vallelunga con pullman messi a disposizione dall’organizzazione. I corsi si svolgono nei fine settimana e i partecipanti sono selezionati dalle comunità nazionali in modo che ogni gruppo abbia una composizione omogenea, l’Automobile Club di Rieti ha fissato la data del 4 maggio prossimo per il proprio corso. Unica condizione il possesso della patente di guida. Ai corsi assiste sempre un rappresentante della Polizia Stradale. Prevedono una parte teorica e una pratica con guida in condizioni di scarsa aderenza e sul bagnato. È possibile chiedere di partecipare anche compilando un modulo sul sito www.aci.it. AMBASCIATORI DI SICUREZZA Superato il corso, i 3000 stranieri selezionati diventano così “Ambasciatori di sicurezza stradale” presso le proprie famiglie e le rispettive comunità nazionali, impegnandosi a promuovere il rispetto delle regole e, in particolare, l’importanza dell’uso delle cinture di sicurezza (anche posteriori), dei seggiolini omologati per il trasporto dei bambini, degli auricolari e dei sistemi viva-voce per il cellulare e i pericoli della guida sotto l’effetto di alcol e droghe. L’iniziativa ha avuto fin da subito il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministro dell’Integrazione e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, oltre che il sostegno delle ambasciate e di tutti i rappresentanti delle varie comunità nazionali e internazionali. E’ il primo progetto di questo tipo in Europa. “La sicurezza stradale non è una questione di razza o di colore della pelle – dichiara il presidente dell’AC Rieti, Innocenzo De Sanctis – ma un obiettivo che l’Automobile Club d’Italia e quello di Rieti perseguono anche con questo progetto formativo, improntato ai valori dell’accoglienza e dell’integrazione. La cultura della sicurezza è la nostra chiave di volta per una mobilità responsabile e realmente sostenibile”. “Destinare risorse alla sicurezza stradale – afferma il presidente di Sara Assicurazioni, Rosario Alessi – è per noi un investimento doveroso e intelligente. Non solo perché siamo la Compagnia ufficiale dell’Aci, ma anche perché lo riteniamo il modo migliore per contribuire a contenere i costi dei risarcimenti che il sistema assicurativo italiano sopporta”. Una ricerca condotta tra gli Ambasciatori della Sicurezza finora individuati dall’Aci rileva come l’85% di questi sia ben consapevole del proprio ruolo nella diffusione dei valori di responsabilità alla guida, prudenza e rispetto delle regole all’interno della comunità di appartenenza. Il 95% ritiene utile la formazione ricevuta e il 98% giudica “ottima” l’esperienza vissuta. Gli istruttori del Centro di guida sicura Aci-Sara di Vallelunga hanno riscontrato un netto miglioramento delle capacità degli allievi stranieri, con una crescita della consapevolezza dei rischi sulla strada e la correzione delle cattive abitudini al volante. I temi che hanno suscitato più interesse sono stati la giusta velocità in curva oltre al corretto utilizzo dei freni e del sistema Abs. UN PREMIO L’Automobile Club d’Italia grazie a questo progetto nel 2013 si è aggiudicato il premio ‘Best Practice Certificate’ istituito dall’Epsa – European Public Sector Award nella categoria “progetti europei o nazionali”. Tra le varie motivazioni del premio: “Perché l’Italia è il primo Paese europeo ad aver individuato un aspetto particolare delle nostre società: i problemi di sicurezza stradale causati dai conducenti stranieri. Si tratta di un esempio eccellente di una iniziativa che è stata concepita e sviluppata per affrontare una sfida ben precisa in modo efficace ed efficiente, un’idea semplice che viene incontro ad un’esigenza importante e comporta una serie di benefici umani, sociali ed economici. Le azioni intraprese appaiono molto efficaci in termini di risultati. Il grande successo del progetto si misura dal numero dei partecipanti, dalla soddisfazione che hanno espresso nei confronti dell’iniziativa, dall’impegno e dal coinvolgimento attivo di molti dipartimenti, agenzie governative e dall’interesse positivo mostrato dai media. E’ un esempio di best practice per l’Anno Europeo del Cittadino 2013”. Foto (archivio) RietiLife ©