L’AQUILA, CINQUE ANNI FA IL TERREMOTO: LUCA, MICHELA E VALENTINA NON VI DIMENTICHIAMO

Cinque anni. Tanti ne sono passati dal 6 aprile 2009. Anche Rieti, quel giorno, pagò il suo tributo in termine di vite umane al dramma de L’Aquila. La scossa, quella distruttiva, delle 3.32, fu avvertita in tutta la sua potenza anche nella nostra provincia. Al mattino, le prime immagini dell’accaduto resero chiaro che si trattava di una tragedia immane. I telefoni da Rieti squillavano, spesso a vuoto, per sentire figli, fratelli, fidanzati o amici che studiavano a L’Aquila. Era domenica notte e alcuni si salvarono perché sarebbero tornati in Abruzzo solo il lunedì mattina. Altri furono meno fortunati. Tutta Rieti si unì intorno alle famiglie di Valentina Argenis Orlandi e Michela Rossi, le prime due giovani vittime reatine del terremoto. E la logorante attesa per la sorte di Luca Lunari, rimasto sotto le macerie nella Casa dello Studente, luogo simbolo del disastro, fu vissuta con il fiato sospeso da una città intera. Scattò presto la solidarietà della città, molti volontari fecero la spola con l’Abruzzo per prestare i soccorsi, in tantissimi diedero il loro contributo alle raccolte di beni di prima necessità. Il legame tra Rieti e L’Aquila era troppo forte per far finta di nulla. Sono passati cinque anni e L’Aquila sta ancora lì, senza ali. Ricordare, stanotte, senza retorica e con sobrietà, è la cosa giusta da fare. Oggi, domenica 6 aprile, alle 16, una messa nella chiesa di San Domenico ricorderà Luca, Michela e ValentinaAperta fino a domani, lunedì 7 aprile, la mostra sotto i portici del Comune: “Monumento L’Aquila”. Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

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