Presentato questa mattina a Palazzo Dosi il nuovo anno accademico della Sabina Universitas. Ad illustrare tutti i dettagli che prenderanno forma a partire dalla prossima stagione di studi, il presidente del Consorzio, Maurizio Chiarinelli; il direttore amministrativo del polo reatino, Daniele Mitolo; i rappresentanti dei corsi universitari; i membri del Cda, il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli e il magnifico rettore dell’Università della Tuscia, Alessandro Ruggieri. Molte le novità dell’anno a cominciare dalla presentazione del nuovo corso di studi in Scienze della Montagna che si inserirà nel quadro della confermata collaborazione attiva con la Tuscia di Viterbo e la Sapienza di Roma per un’offerta formativa divisa in tre poli: Ingegneria (laurea in ingegneria per l’edilizia e il territorio e laurea magistrale in ingegneria delle costruzioni edili e dei sistemi ambientali); Medicina (laurea in infermieristica; fisioterapia; tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia; tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro; tecniche di laboratorio biomedico) e Agraria (con il nuovo corso in scienze della montagna). LE DICHIARAZIONI A fare gli onori di casa il presidente del Consorzio, Maurizio Chiarinelli: “In questo momento di crisi un’attività formativa di livello rappresenta la vera opportunità per il territorio che, pur soffrendo, qui trova specificità importanti. I risultati, in termini quantitativi e qualitativi, ci sono e ora proviamo a coinvolgere attivamente il territorio. Siamo di certo numericamente piccoli, ma vogliamo essere un riferimento importante lavorando sulle potenzialità della provincia e farlo senza essere un duplicato delle strutture di riferimento, ma rappresentando un’occasione affinché il patrimonio locale diventi un nucleo di partenza per attività innovative. Vogliamo un’università capace di creare professionisti competenti e non ci fermeranno le difficoltà economiche, che sarebbe illogico negare, considerando la sintonia che abbiamo riscontrato nelle volontà dei soci”. A conferma della bontà dell’azione intrapresa e dell’importanza di avere attivato un nuovo corso di laurea è stato proprio il rettore della Tuscia, Alessandro Ruggieri: “Per vincoli finanziari e ministeriali la Tuscia ha deliberato per il prossimo anno accademico un solo corso nuovo che è proprio quello di scienze della Montagna e questo credo possa confermare senza dubbi i molti, moltissimi punti di contatto tra le nostre realtà. In un momento così difficile per tutti serve rafforzarci e questo nuovo corso indica la volontà di farlo nel migliore dei modi se si considera che il corso punta molto sulla formazione e sull’opportunità di creare reali sbocchi professionali. In questo senso la Sabina Universitas deve proseguire a collaborare con gli enti del territorio e con tutte quante quelle realtà che possono dare un qualche valore aggiunto per poi fare la differenza una volta che i ragazzi saranno laureati. Noi come Tuscia stiamo investendo su questo e se il Consorzio saprà tessere una rete capace di coinvolgere tutto il tessuto locale si potrà vincere questa scommessa”. SCIENZE DELLA MONTAGNA Scaturito dalla trasformazione dell’attuale corso di laurea in Scienze e tecnologie per la conservazione delle Foreste e della Natura, Scienze della Montagna, nasce dalla crescente richiesta del territorio di caratterizzare al meglio l’offerta formativa. Il corso, unico nel panorama nazionale per il suo genere, prenderà forma a Viterbo e a Cittaducale e si caratterizza con due curricula (in attesa dello sblocco del terzo che sarà di stampo economico-turistico): “Gestione delle risorse montane” e “Foreste e Natura”. L’obiettivo generale del corso è quello di formare un tecnico con forti capacità professionali nell’analisi, progettazione, gestione e valorizzazione dei territori montani e delle loro risorse, con particolare riferimento alla realtà appenninica. Alla base del corso la volontà di far conseguire allo studente un’articolata preparazione nel settore forestale; i laureati possiederanno adeguata conoscenza delle materie di base quali la chimica e la biologia, i fondamenti della metodologia d’indagine scientifica e i più recenti ed avanzati metodi d’analisi dei parametri ambientali. Scienze della Montagna è un corso professionalizzante caratterizzato da un approccio pratico-applicativo adatto a consentire un rapido inserimento del laureato nel mondo del lavoro, allo stesso tempo permettendo allo studente di acquisire solide basi per la prosecuzione degli studi nei corsi di laurea magistrale. I laureati saranno in grado di utilizzare ai fini professionali i risultati della sperimentazione e della ricerca, nonché di finalizzare le conoscenze alla soluzione dei molteplici problemi applicativi del settore agroforestale, coerentemente con gli obiettivi generali della classe. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©