Sarebbe piaciuto a tutti. Avrebbe entusiasmato una città che ha vissuto di basket e che non vede l’ora di riaccendere la propria passione. Sono stati centinaia i commenti sui social network alla notizia (falsa, purtroppo – leggi) dell’arrivo di Kobe Bryant a Rieti, per riportare la Sebastiani ai fasti del passato. Un pesce d’aprile che tutti volevano non fosse uno scherzo. “Magari fosse vero…” è stata la reazione di moltissimi. Perché è una speranza che tutti covano. Non solo i tifosi più incalliti. Kobe o non Kobe, tutti auspicano che Rieti torni nel basket che conta. Perché è nel suo dna. Nella sua storia. Il presidente della Npc Rieti, Peppe Cattani, al quale va dato il merito di essere rimasto l’unico a provarci, ha molto apprezzato. E a RietiLife ha commentato ironicamente così: «Volevo fare una conferenza stampa sulla trattativa in corso con Kobe, ma me l’avete bruciata! Comunque siamo un po’ lontani tra domanda e offerta: essendo cresciuto a Rieti ha le “braccine corte”, o meglio, le “saccocce a ciommanica”!!! Credo non se ne faccia niente». Non resta che sognare: chissà che un giorno lo scherzo non diventi realtà. (Redazione) Foto: RietiLife ©