PESCHIERA-LE CAPORE, LE SORGENTI SARANNO IN CONCESSIONE AI COMUNI REATINI

Arriva una nuova legge regionale sull’acqua e a festeggiarla è il Movimento Rieti Virtuosa che per l’acqua pubblica si batte da tempo. Di fatto, la legge, sancisce che la concessione delle sorgenti Peschiera-Le Capore spetta ai Comuni costituenti l’Autorità preposta e ricadenti nel bacino idrografico. “Il Movimento civico Rieti Virtuosa – scrivono – annuncia con soddisfazione l’approvazione da parte del Consiglio regionale del Lazio della prima legge in Italia per la gestione pubblica e partecipata dell’acqua presentata da cittadini e Comuni. Come primi firmatari di questa proposta di legge nell’aprile 2012 (QUI LA PROPOSTA) ringraziamo tutti i cittadini e le associazioni che hanno costituito il Comitato promotore locale contribuendo alla raccolta delle firme, nonché i 12 Comuni della Sabina che hanno consentito che la legge approdasse alla discussione. Ora grazie all’articolo 5 di questa legge, dovrà essere rilasciata la concessione delle sorgenti Peschiera-Le Capore all’Autorità costituita tra i Comuni ricadenti nei bacini idrografici che insistono sul territorio della provincia di Rieti. Inoltre, come evidenziato dal comunicato che abbiamo condiviso con tutti i Comitati del Lazio, grazie al fondo per la ripubblicizzazione, sarà ancora più facile approvare da parte del Consiglio comunale di Rieti la nostra delibera di iniziativa popolare firmata da oltre 800 cittadini del capoluogo sulla trasformazione in azienda speciale pubblica di Asm e Sogea che domani sarà presentata alla Commissione Bilancio”. LE PAROLE DEL COMITATO REGIONALE ACQUA PUBBLICADopo la straordinaria vittoria referendaria di giugno 2011 – scrivono dal comitato –  dopo un percorso durato due anni che ha intrecciato le esperienze dei comitati e di numerosi comuni del Lazio, dopo 12 mesi di pressioni sul Governo Regionale, oggi, 17 marzo, finalmente, è stata approvata all’unanimità la proposta di Legge popolare n°31, per la gestione pubblica e partecipata del servizio idrico nella Regione Lazio. Una legge che recepisce i risultati referendari, a partire dalla definizione di servizio idrico come servizio di interesse generale da gestire senza finalità di lucro, fino al fondo stanziato per incoraggiare la ripubblicizzazione delle gestioni in essere. Una legge che rimette al centro finalmente gli enti locali, delineando gli ambiti territoriali ottimali sulla base dei bacini idrografici e dando la possibilità ai comuni di organizzarsi in consorzi e di affidare il servizio anche ad enti di diritto pubblico, tutelando al contempo la partecipazione delle comunità locali nella gestione di questo bene fondamentale, anche rispetto alle generazioni future. Una discussione in Aula Consiliare niente affatto semplice che, in prima seduta, si è protratta fino a tarda notte, per essere poi aggiornata a questa mattina.  Decisiva è stata la costante presenza di rappresentanti dei comitati e degli enti locali che hanno contribuito a sventare i tentativi di ostruzionismo e di modifica dei principi cardine della legge. Una pressione dal basso che assolutamente non dovrà attenuarsi nei prossimi mesi, quando a livello regionale dovranno essere elaborati atti legislativi fondamentali , quali la legge sugli ambiti di bacino idrografico e la nuova convenzione di cooperazione tipo. Saranno queste infatti le prossime occasioni per applicare concretamente i principi contenuti nella legge approvata oggi e di  valorizzare gli spazi di partecipazione da questa aperti.  Nel frattempo ci si aspetta che, coerentemente alla legge approvata, venga salvaguardata la libertà di quei comuni del Lazio che rischiano il passaggio forzato al gestore dell’ATO di riferimento pur volendo gestire il servizio in autonomia. Unico neo della discussione odierna è stato, infatti, il poco coraggio della maggioranza nell’affermare con chiarezza tale principio. Oggi quindi si festeggia  insieme a tutti gli altri comitati che, in altrettante regioni, stanno lavorando per l’approvazione di testi di legge analoghi. L’auspicio è che, a partire dal Lazio, si inneschi finalmente una reazione a catena che veda i governi regionali rispettare la volontà dei cittadini e il diritto all’acqua, proprio in un momento in cui questo viene nuovamente minacciato dal vento privatizzatore che soffia dal governo. Per approfondire i contenuti della legge e le prospettive da questa aperte invitiamo la stampa e i cittadini ad una conferenza stampa domani, 18 marzo, alle ore 11.30 presso la sede del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, al secondo piano in via S.Ambrogio, 4 a Roma”. Foto (archivio) Itzel COSENTINO/Agenzia PRIMO PIANO ©

 

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