Uno sfogo, una segnalazione: si può chiamare in tanti modi. È quella di un papà, preoccupato per il futuro di suo figlio, affetto da disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) e indignato per quanto gli sta capitando. Il bambino, dopo lungo penare per veder riconosciuti i suoi diritti, ora si ritrova senza logopedia (fondamentale per affrontare la Dsa) poiché non ci sono soldi. E ciò manda su tutte le furie l’uomo, anche alla luce di quanto emerge dalla cronaca. Di seguito la lettera ha inviato a RietiLife.
“Vorrei segnalare la totale assenza della Asl, sezione materno infantile, relativamente al trattamento dei bambini affetti da Dsa, autismo, ecc… Ci sono delle liste d’attesa di anni. Mio figlio, affetto da Dsa diagnosticata dopo valutazione della Asl, ha effettuato la visita in commissione medica della stessa Asl per il riconoscimento dei benefici della Legge 104/92. La commissione, però, ha dichiarato che non vi erano i presupposti. A quel punto ho fatto ricorso davanti al giudice e mi è stata riconosciuta la legge 104 e l’assegno di frequenza. Dopo circa due anni di logopedia, in convenzione presso il Riah, la stessa gli è stata sospesa da dicembre 2013, per mancanza di fondi.
Detto ciò, vengo a sapere da pochi giorni, la notizia che il Governatore del Lazio ha aumentato gli stipendi del 20% dei direttori generali, sanitari e amministrativi delle Asl.
I soldi, quindi, ci sono, ma certo non per curare i bambini che sono e rimarranno il nostro futuro, bensì per ingrassare i portafogli di questi incapaci e incompetenti.
Chiaramente tornerò dal giudice per far riconoscere il diritto alla salute di mio figlio di appena sei anni, però ci sono circa almeno altre 100/200 famiglie con i loro bambini che si trovano nelle nostre stesse condizioni. Famiglie in cui, spesso, ci sono genitori cassaintegrati che devono scegliere se fare la spesa o curare i propri figli. Tutto questo è scandaloso e raccapricciante, e spero che questa mia denuncia serva a smuovere questa melma che ci sta soffocando”. Foto RietiLife ©