Duro attacco del Partito democratico provinciale alla consigliera comunale di minoranza Sonia Cascioli (Fratelli d’Italia). Pubblichiamo la nota inviata alla stampa, che non riporta firme ma solo l’indicazione “Pd Provincia di Rieti” ed è intitolata “Il diniego freudiano di Sonia Cascioli.
«È un buon esercizio quello che il consigliere Cascioli fa con i suoi comunicati. La leggiamo dapprima cercando di comprendere, poi con un occhio clinico-politico, comunicato dopo comunicato comprendiamo che in realtà è una selfterapy che l’essere umano utilizza, di solito, quando vuole negarsi qualcosa. Si chiama diniego quello che Sonia Cascioli ha messo in atto in questi 20 mesi, è un meccanismo di difesa. Non lo teorizziamo di certo noi ma il padre della psicologia moderna Sigmund Freud: con il diniego, l’individuo esclude dalla coscienza, in modo automatico e involontario, certi aspetti della realtà che altrimenti sarebbero causa di troppa angoscia o dispiacere. Il diniego si riferisce pure all’incapacità di riconoscere il vero significato d’aspetti disturbanti della realtà. Freud stesso considerava il diniego proprio per la caratteristica di distorsione dei dati sensoriali della realtà.
Deve essere stressante ogni tanto svegliarsi e capire che si sta difendendo l’indifendibile e che politicamente si ritrova dalla parte di coloro che hanno distrutto la nostra città. Eh si, cara Sonia, Rieti è proprio come l’Italia, siamo d’accordo. Come l’Italia è stata defraudata da un ventennio amministrativo di cui ancora ricerchiamo i cocci, illudendo anno dopo anno i cittadini fino a portarli a non credere neanche un po’ alla vostra integrità. Questi venti mesi per la nostra amministrazione sono stati difficili, abbiamo amministrato sull’orlo del default ma non siamo stati mai superficiali ed arrendevoli ma abbiamo voluto continuare pur avendo ben compreso il disastro economico in cui il comune di Rieti ci era stato consegnato. Abbiamo voluto mettere al sicuro i cittadini, facendo, spesso, scelte impopolari che non avremmo voluto mai fare ma che sono state necessarie. Il documento che è scaturito dai nostri incontri non ha mai voluto essere un j’accuse e men che meno una richiesta di poltrone, ma è la risultanza politica di ragionamenti fatti durante le segreterie ed i direttivi. Questo vuol dire fare politica: confrontarsi anche aspramente per continuare a costruire. Non abbiamo la patologia del diniego noi, non neghiamo le difficoltà da affrontare e le grandi criticità economiche della nostra Provincia, al contrario, le affrontiamo senza paura ed a viso aperto.
Guardarsi indietro, per lei, e vedere solo un vuoto amministrativo dei suoi deve essere difficile. Ordunque stia serena consigliera Cascioli continueremo a leggere i suoi patetici comunicati che hanno l’ardire di ergersi a paladina della giustizia, senza giudicarla.
Una sola precisazione, clinicamente il diniego non è patologico quando riguarda la negazione di un breve periodo, nel suo caso si tratta di venti anni…». Foto: RietiLife ©