Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni della Federazione provinciale e la Sezione reatina del PSI relative alla questione della Ztl.
Continuare ad alimentare polemiche sulla Ztl a pochi giorni dall’inizio dei lavori del Plus, che renderanno definitivamente pedonali le piazze principali del centro storico, così consolidando la scelta del nuovo assetto viario, ci sembra un esercizio quantomeno inutile. In questo senso la nuova Ztl oltre a rappresentare un valore in se, ha avuto il merito di accompagnare l’adattamento collettivo al nuovo regime, conseguente alla riqualificazione delle piazze. D’altra parte, la crisi del commercio è un dato nazionale, conseguenza di una crisi economica e finanziaria che nel nostro paese sta contraendo ovunque il livello dei consumi, a prescindere dalle scelte relative alla viabilità. A Rieti in particolare, dati alla mano, la crisi del commercio è omogenea indipendentemente dalle diverse zone comunali. Posto che, come più volte sottolineato, la totalità delle città, dalle più grandi a quelle più piccole, dalle più lontane a quelle più vicine a noi, è caratterizzata dalla chiusura del centro storico al traffico veicolare, nessuna amministrazione ha mai pensato di risolvere il problema della crisi del commercio attraverso lo strumento della riapertura al traffico. Nello specifico, per ciò che riguarda il caso nostro, nel corso dell’applicazione della nuova Ztl, da un lato non si è ravvisata, dopo un anno di sperimentazione, alcuna criticità sul piano della circolazione veicolare, d’altra parte, quando si sono verificate iniziative di particolare attrazione, si è registrata una straordinaria presenza di persone nel centro storico, senza che ciò si tramutasse in una significativa propensione all’acquisto. In questo senso, fermo restando la centralità della crisi economica, il reale discrimine alla frequentazione dei centri storici, non è dato dall’assetto viario, bensì dall’offerta attrattiva. Sulla base di quanto esposto, siamo convinti che la nuova Ztl unitamente ai Plus rappresenterà un grande investimento sul futuro, e servirà a rendere la città più vivibile e appetibile e, di conseguenza, a favorire, in prospettiva, nuovo insediamento abitativo e commerciale. Naturalmente, come tutte le grandi novità, c’è bisogno di un salto culturale, verso un adattamento a nuovi stili di vita che si rivolgano alla difesa dell’ambiente e della bellezza, al fine di rendere anche la nostra città al centro di un’offerta culturale e turistica che da tempo attende e che da sempre merita. Foto (archivio): RietiLife ©