Rita Giovannelli, imprenditrice e residente in centro, a nome dei residenti di via San Rufo, via Crispolti, via del Mattonato e via Pellicceria torna sulla questione della Ztl. La foto che proponiamo è stata scattata stamane alle 13.
Dopo che per giustificare una ZTL concepita male e realizzata peggio sono state scomodate perfino Times Square e New York e Londra, avevamo resistito alla tentazione di replicare per rilevare che, piuttosto, il centro di Rieti sta diventando il deserto del Sahara, dove continuano a chiudere le attività commerciali, come di recente un negozio di scarpe in via Roma, mentre un altro di videogiochi nella stessa via ha appena traslocato al Perseo: divenuto nuovo centro e agorà della città. E forse anche un importante negozio di abbigliamento in via Roma potrebbe presto traslocare lontano dal Sahara.
Però, come già spiegato, si era preferito non commentare per evitare di sparare sulla croce rossa.
Purtroppo, una volta saputo che nell’imminenza dell’inizio dei lavori dei Plus l’attuale cervellotico piano del traffico della ZTL potrebbe addirittura complicare il transito dei mezzi pesanti delle ditte che svolgeranno i suddetti lavori e che l’unica alternativa per farli uscire dal centro potrebbe essere quella di farli transitare in discesa, contro senso, in via Roma, i residenti di via San Rufo, via dei Crispolti, via del Mattonato e parte di via Pellicceria non possono esimersi da alcune considerazioni.
La prima è che l’ipotesi che camion e ruspe transitino per settimane o mesi in via Roma conferma nuovamente che, quando fu partorito, il “piano Ubertini” non aveva preso in considerazione che se i mezzi pesanti per motivi vari, non ultimo l’accesso dei turisti agli alberghi, arrivano in piazza Vittorio Emanuele II, da qualche parte devono pur uscire, non certo controsenso in via Cintia. Tale situazione così come tante altre dimostra l’inadeguatezza dell’attuale ZTL. A ribadire che, ancor prima di modificare la ZTL adottata dalla precedente giunta e renderla ancor più cervellotica dopo aver giocato ai quattro cantoni con varchi, parcheggi e sensi di marcia, sarebbe stato meglio aspettare: evitando così di dare il colpo di grazia a molte attività commerciali del centro già fiaccate dalla crisi, attendere lo svolgimento dei lavori dei Plus, verificare che tipo di impatto e quali effetti avrebbero avuto sul centro storico, e soltanto dopo attuare una nuova ZTL.
Invece, avendo operato come sappiamo, in meno di due anni il centro storico è ormai ridotto quasi in ginocchio e ancora non si sa come si ritroverà quando i lavori dei Plus avranno ulteriormente allontanato per settimane o mesi i cittadini, i quali nel frattempo, come già sta avvenendo, si saranno adeguati cambiando abitudini.
Seconda riflessione ci induce a dire che è inutile immaginare il piacere che proveranno commercianti e residenti del centro storico, molti dei quali costretti ad utilizzare solo la via Roma per tornare a casa, a godersi il transito del traffico pesante lungo la medesima.
Terzo: ci si chiede inoltre come sarà ridotto il fondo stradale di via Roma dal transito di mezzi del peso di svariate tonnellate quando i lavori dei Plus termineranno.
Infine: tra primavera e fine estate scorsa i residenti via San Rufo e via dei Crispolti hanno più volte inutilmente sollecitato la Giunta, presentando anche una petizione, per far rimuovere i paletti di via del Duomo, adducendo motivazioni precise e circostanziate che avevano come scopo primario proprio quello di non transitare in auto lungo via Roma come invece sono costretti a fare giornalmente. Di conseguenza, è facile immaginare lo stupore, lo sconcerto e anche la preoccupazione dopo aver saputo che ora, per settimane o mesi, dei mezzi pesanti potrebbero transitare ogni giorno per via Roma provocando un danno enorme al fondo stradale ed al viadotto romano che lo sorregge, al commercio ed ai residenti stessi. In questo caso, però, c’è la giustificazione dell’interesse supremo del Comune, mentre il modestissimo interesse pratico manifestato dai residenti di via San Rufo e via dei Crispolti è stato letteralmente ignorato senza degnarsi di inviare neanche una espressa replica o motivazione scritta o verbale.Sapendo già che nemmeno questa protesta sarà presa in considerazione dall’attuale Giunta, come del resto tutte le altre provenienti da ogni parte e accumulatesi in meno di due anni, ci si chiede se in futuro nel deserto della ZTL sarà ammesso il transito ai cammelli. Foto: DI GENOVA ©