Altra giornata di presidio e mobilitazione nello stabilimento Schneider di Rieti. Il racconto delle ore febbrili vissute al nucleo industriale lo fa il segretario provinciale della Fiom Cgil, Luigi D’Antonio, che parla anche di un possibile interessamento di una multinazionale cinese: “Importante è stata la presenza dei delegati sindacali degli altri siti produttivi della Schneider in Italia, questo non solo per la vicinanza e solidarietà alla nostra vertenza, che pure è importante ma a dimostrazione che il problema non è solo lo stabilimento reatino ma c’è il rischio di una ritirata della multinazionale da tutto il territorio italiano – ha scritto D’Antonio su facebook – E’ stato importante anche condividere una serie di azioni da attivare in tutti gli stabilimenti italiani, partendo da assemblee informative ed a seguire scioperi in tutti i siti. Ritorneremo anche a Parigi per rimanifestare sotto la sede della multinazionale a rivendicare il rispetto degli impegni presi ad aprile dell’anno scorso e cioè ritrovare una soluzione industriale allo stabilimento reatino almeno fino a giugno 2014. Abbiamo convenuto inoltre di sollecitare le istituzioni a tutti i livelli per convocare il prima possibile un tavolo al Ministero per approfondire fino in fondo la reale consistenza dell’ipotesi circolata sull’interessamento a rilevare il sito da parte di una multinazionale cinese. Riteniamo che quello debba essere il tavolo dove affrontare e trovare le soluzioni. L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Schneider ha poi confermato la volontà di mantenere le iniziative di presidio in atto all’interno della stabilimento fino a quando non ci saranno risposte sul futuro dello stabilimento, determinati fino in fondo a difendere il loro posto di lavoro…” Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©