Il Comune di Rieti, tramite le dichiarazioni dell’assessore alle Politiche sociali, Stefania Mariantoni, replica a quanto dichiarato dalla minoranza nei giorni scorsi sull’aumento delle rette dell’ex Manni (leggi).
“In assenza di argomentazioni valide l’opposizione punta a stravolgere la realtà per dare un senso alla propria posizione, come nel caso della delirante e tardiva presa di posizione sull’aumento delle rette di Casa Serena. Ricordiamo che tale incremento è stato approvato con il bilancio del 2013, pertanto la minoranza non solo è disattenta, ma mostra anche di non essere in grado di leggere un bilancio. Il riferimento all’ISEE, e non più alla dichiarazione reddituale o al Cud, è stabilito dalla normativa e in molti casi agevola le famiglie, soprattutto quelle numerose o con portatori di handicap. L’aumento per la fascia più bassa di reddito (fino a 18.000 euro di ISEE ) è andato da 723 a 800 euro euro/mese, oltre si è passati da 1.000 a 1.200 euro. Come è noto l’indennità di accompagnamento spetta agli invalidi civili al 100% che necessitano di assistenza continua e può essere utilizzata solo a vantaggio dell’assistito. Per questo il Comune ha stabilito che i titolari di tale trattamento debbano versare 300 euro in più alla struttura, dal momento che il supporto quotidiano è offerto da quest’ultima e non dalla famiglia. Come del resto avviene in tutte le strutture residenziali sanitarie a cui viene dirottato l’accompagnamento. Nel nostro caso si è scelto di non considerare l’intero importo dell’indennità (circa 500 euro), ma di stabilire che poco più della metà sia destinato alla struttura ospitante. Non ci sembra, quindi, un paradosso, bensì una logica conseguenza dell’analisi della natura dei benefici di cui si usufruisce e, soprattutto, un elemento di equità. Inoltre, come ben sanno i Consiglieri, il Comune integra la retta a coloro che non sono in grado di pagare la quota minima. Nelle strutture private il costo di questo tipo di assistenza può arrivare anche al doppio di quanto previsto dal Comune e va considerato che la Casa di riposo comunale, destinata ad autosufficienti o parzialmente autosufficienti, deve fare fronte anche al progressivo peggioramento dello stato di salute degli ospiti con un aumento considerevole dei costi. In vista del bilancio 2014 è allo studio una nuova tariffazione che tuteli le fasce più deboli e faccia pagare il costo totale del servizio a chi può permetterselo. Ma per mantenere e migliorare i servizi occorre anche tagliare gli sprechi e individuare gestioni economicamente sostenibili, ed è quello che l’Amministrazione comunale sta facendo sin dal suo insediamento”. Foto (archivio) RietiLife ©
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