“Me ne vado, regalo le mie quote del Rieti. Allo stadio non ci vengo più volentieri”. Le parole di Franco Fedeli a margine di Rieti-Ladispoli sono ben chiare a chi segue appassionatamente i colori amarantocelesti del calcio (leggi). Il 2-2 l’ha mandato su tutte le furie perché è arrivato l’aggancio in vetta della Viterbese. Una vera e propria mannaia per il patron, farsi agganciare dall’acerrimo rivale, Camilli. “Si dà fastidio perché il nostro ed il suo modo di interpretare il calcio è completamente diverso. Chiedete cosa pensano di lui a Grosseto” ha detto il figlio del numero uno allo Scopigno, Andrea Fedeli a Il Messaggero. La domanda che però è sorta spontanea da domenica è la seguente: davvero il patron, che possiede il 70% del Rieti (il 30% lo detiene l’ottico reatino Riccardo Curci), vuole lasciare così, dopo nemmeno un anno allo Scopigno? FINO A GIUGNO “Non ci sarà alcun problema a portare avanti questa stagione – ha detto ancora Fedeli jr – ma con il cuore a pezzi debbo dire che sarà difficile far tornare mio padre sui suoi passi a fine stagione. Ho quattro mesi per far cambiare idea al patron, ma è lui che decide se rimaniamo o se ce ne andiamo”. Sempre la solita storia: patron arrabbiatissimo e figlio che cerca di farlo ragionare perché affezionato alla città ed allo stadio (“sono convinto si possa fare del buon professionismo” ha detto il team manager, sempre a Rieti al fianco del team) “però è lui (papà Franco, ndr)che decide se restiamo o ce ne andiamo” ha ribattuto. Si vedrà nei prossimi giorni se l’imprenditore originario di Cascia vorrà dare seguito alla sua decisione. Qualora volesse proseguire, ben venga: il suo potenziale economico può fare solo bene al Rieti ed ai suoi colori, anche perché che il dilettantismo non gli piaccia è chiaro, e l’approdo al professionismo potrebbe essere realtà. Ma se deciderà di lasciare, sarà necessaria chiarezza da subito: questo non perché ci si voglia dimenticare subito di lui e di quanto ha fatto, ma per mettersi a cercare immediatamente un investitore senza dover rivivere il film delle estati passate. Ovvio che il pubblico debba metterci del suo: la famiglia Fedeli ha lamentano la poca gente allo stadio (ma se si guarda alla categoria ed agli altri campi in cui il Rieti va a giocare appare tantissima), peculiarità che alimenterebbe la voglia di lasciare dell’attuale patron del Rieti. Mentre Franco Fedeli è apparso molto arrabbiato per la performance dei suoi, il vice presidnete Riccardo Curci ha invece detto “di aver visto il Rieti giocare una gara dignitosa contro il Ladispoli” senza rimanere così scontento della prestazione così come lo è stato il presidentissimo, che ha tuonato pure sulle testate sportive regionali (leggi da Il Corriere Laziale). L’ASPETTO SPORTIVO “Se il presidente decide di lasciare per una nostra mancanza ci dispiace: ci sentiamo colpevoli della sua decisione, c’è voglia e speranza che cambi idea”. Mister Francesco Punzi era stato chiaro nel dopo Rieti-Ladispoli nel voler continuare con tenacia a lavorare con i suoi ragazzi, con quel team costruito per vincere e che quel fine deve raggiungerlo. Il club, tacitamente gli dà fiducia e lui ieri ha diretto l’allenamento in vista della gara di domenica a Fregene (alle 11): in quell’occasione mancherà Gay, squalificato. TRASFERTA OFF LIMITS Il Prefetto di Roma ha deciso che la vendita dei tagliandi per Fregene-Rieti, sarà riservata ai soli residenti nella Provincia di Roma: dunque tifo reatino fuori dal “Paglialunga” di Fregene. Ultimo turno difficile per il Rieti, sul campo di una squadra che pian piano si sta risollevando da una situazione di classifica caldissima e non perde da cinque turni. L’obiettivo è laurearsi campioni d’inverno senza dover dividere il titolo platonico con la Viterbese, anch’essa a 34 punti in vetta alla classifica e domenica impegnata contro il Villanova. (Ch. Di.) Foto: Emiliano GRILLOTTI ©