Pubblichiamo una nota del consigliere comunale di minoranza Luigi Gerbino, sulla vicenda Sogea. Ieri era intervenuto anche Antonio Boncompagni (leggi).
«Faccio parte di quell’opposizione che ritiene che chi vince debba governare, di quell’opposizione cui non interessano poltrone e nomine, ma vuole svolgere l’azione di controllo, nel rispetto del ruolo affidatole dall’elettorato, e semmai di stimolo a questa purtroppo inefficiente maggioranza. Il Sindaco nomini chi vuole, tanto più che lo Statuto comunale è lacunoso e non definisce i criteri con cui la minoranza dovrebbe scegliere il proprio componente nelle partecipate. Come in passato, chi ha vinto si assuma la responsabilità di governare Comune ed Aziende. Preme però sottolineare quanto segue. La città tutta ricorderà certamente le ripetute dichiarazioni del Sindaco e dell’Assessore Degni in merito alla volontà di ridurre i costi della politica e, riferendosi alle aziende partecipate, di ridurne il numero dei consiglieri di amministrazione, da 5 a 3. Oggi, nell’occasione della nomina del cda di Sogea, giunto alla sua naturale scadenza, è probabilmente sfuggito alla maggioranza che l’organo amministrativo di Sogea composto come quello di Asm da 5 amministratori, costa tanto quanto quello di quest’ultima, ma a fronte di un fatturato inferiore alla metà di quello di Asm, incidendo, quindi, in termini percentuali, due volte tanto. Appare già esagerato che il Comune di Rieti detenga due società di servizi, visto anche che la legge a tutt’ oggi imporrebbe alle amministrazioni dei comuni inferiori a 50mila abitanti una sola partecipazione societaria; aspettiamo che il Sindaco voglia riportare nell’alveo della legittimità i vincoli contrattuali attualmente in essere con le partecipate, ma… si sa, il Sindaco è persona riflessiva e gli ci vorrà del tempo. Nel frattempo, visto che le nomine in Sogea si devono fare ora, ci aspetteremmo che anche al fine di evitare che il suo programma e le sue dichiarazioni, unitamente a quelle dell’Assessore Degni, vengano ricordate come memorabili bugie propinate agli elettori reatini per mera propaganda elettorale, provveda alla nomina di un Cda di soli 3 componenti, con un conseguente risparmio di denaro pubblico che ben potrebbe venir utilizzato per fronteggiare urgenze ed emergenze di quei cittadini che sono andati ad ingrossare le file nei nuovi poveri. Invitiamo il Sindaco a guardare alla città di Terni, cui tanta vicinanza lo lega, anche in questa occasione, giacché l’Azienda municipalizzata di Terni, che ha un fatturato pari a circa 5 volte quello di Sogea, ha un Consiglio di Amministrazione di soli tre componenti». Foto (archivio): RietiLife ©